«Porto Sant’Elpidio sceglie le comunità energetiche»

PORTO SANT'ELPIDIO - L'assessore Daniele Stacchietti: «Tale percorso è iniziato all’interno del “Patto dei Sindaci per l’ambiente e per il clima” adottato dal nostro Comune in questa legislatura nel quale si è previsto nello specifico tale azione al fine di ridurre le emissioni di CO2 (e possibilmente di altri gas serra) sul territorio di almeno il 40% entro il 2030 e tra le azioni previste c’è la realizzazione di tale obiettivo»

Daniele Stacchietti

Porto Sant’Elpidio sceglie le comunità energetiche. Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili – fotovoltaico su scala locale cosi da risparmiare sui costi e quindi con evidenti benefici sul portafoglio dei nostri cittadini ma anche e soprattutto sull’ambiente e la qualità della vita della città.

«Tale percorso – ricorda l’assessore Daniele Stacchietti – è iniziato all’interno del “Patto dei Sindaci per l’ambiente e per il clima” adottato dal nostro Comune in questa legislatura nel quale si è previsto nello specifico tale azione al fine di ridurre le emissioni di CO2 (e possibilmente di altri gas serra) sul territorio di almeno il 40% entro il 2030 e tra le azioni previste c’è la realizzazione di tale obiettivo. Non è un fatto secondario permettendo questa possibilità di accedere a fondi europei dedicati, diretti ed indiretti, oltre al Pnrr che possano sostenere anche economicamente la rivoluzione ambientale che si ha in animo di raggiungere. Infatti, l’amministrazione comunale, in ottemperanza al percorso intrapreso – aggiunge l’assessore – ha inserito tali obiettivi nel bilancio e nel piano triennale delle opere pubbliche conferendo l’incarico di progettazione ad esperti del settore, per la realizzazione di una prima comunità energetica “pilota” sugli edifici comunali cosi da poter estendere il know how anche ad altre realtà e zone della città mettendo in campo non solo le risorse ma anche in concreto l’esperienza in un settore tutt’altro che semplice. In particolare con i decreti attuativi attesi per 2023 ci saranno l’importante occasione di accedere a 2.2 miliardi di Pnrr una sfida che saremo sicuramente pronti ad accogliere».


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