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Steat, la Cgil annuncia lo stato di agitazione. Valori: «Serve un piano industriale adeguato»

TRASPORTO - il coordinatore Filt Fermo, Ilario Valori: «Chiediamo di essere ascoltati e pretendiamo la verità sui conti dell’azienda alla quale a questo punto chiediamo con decisione un piano industriale serio ed adeguato, a fronte anche dell’aumento della mole lavorativa che nel 2022 e nell’anno in corso ha visto una notevole ripresa del settore noleggio con conducente e del settore Scuolabus con l’aggiudicazione di più appalti nella provincia»

Ilario Valori

«Insieme alle segreterie regionali Fit Cisl, Ugl Autoferro, Usb Lp abbiamo aperto le procedure di raffreddamento nei confronti della Steat spa di Fermo. Una decisione scaturita a seguito di accese assemblee di tutti i lavoratori Steat che si sono tenute di recente». Ad annunciarlo è il coordinatore Filt Fermo, Ilario Valori.

«Recriminiamo – si legge nella nota diffusa da Valori – le scarse ed infruttuose relazioni industriali, mancato rispetto degli accordi di secondo livello aziendali e non integrale applicazione del Contratto collettivo nazionale dei lavoratori di categoria, un ricorso eccessivo al lavoro straordinario che incide negativamente sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro e che spesso si traduce nel diniego sulla concessione giorni di ferie o permessi. Inoltre viste le continue esternazioni a mezzo stampa che mettono in risalto un quadro economico a dir poco allarmante per la Steat, siamo preoccupati per il futuro  dei lavoratori di un’azienda che è stata sempre fiore all’occhiello del trasporto pubblico locale marchigiano e che rappresenta il territorio fermano. Il personale Steat tutto, dagli uffici agli impianti fissi, quindi officine, non ultimo tutto il personale viaggiante, si è da sempre contraddistinto negli anni per spirito di sacrificio ed abnegazione al dovere lavorativo garantendo un servizio capillare di alta qualità su tutti i fronti, dal Tpl fino ad arrivare al servizio noleggio con conducente».

«Adesso – conclude Valori nella nota stampa – chiediamo di essere ascoltati e pretendiamo la verità sui conti dell’azienda alla quale a questo punto chiediamo con decisione un piano industriale serio ed adeguato, a fronte anche dell’aumento della mole lavorativa che nel 2022 e nell’anno in corso ha visto una notevole ripresa del settore noleggio con conducente e del settore Scuolabus con l’aggiudicazione di più appalti nella provincia di Fermo, un piano che non è stato fino ad ora condiviso con le parti sociali e che non crediamo possa essere quello di mettere in vendita beni di proprietà aziendale».

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