A14, il comitato per l’arretramento: «Forte inquinamento lungo la costa a causa della congestione di traffico»

A14 - l membri dell'associazione hanno dimostrato, con l'ausilio di un esperto di Univpm, come nei comuni costieri c'è un'elevata emissione di Pm10 e Nox e tornano a chiedere l'arretramento della rete autostradale e della ferrovia da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto

In ordine al dibattito in corso sul tema dell’adeguamento dell’autostrada da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto, il comitato per l’arretramento dell’A14 lo scorso mese di marzo ha presentato lo studio sui dati Istat per incidenti, mori e feriti in questo tratto che, secondo loro, faceva emergere la insostenibilità della ipotesi della realizzazione della terza corsia in sede sino a Pedaso e di un mini arretramento nella parte successiva. I 10 anni di lavori richiesti per la consegna dell’opera, spiegano i membri del comitato, alzerebbe fortemente l’indice di rischio di incidenti in un tratto già molto provato in questi ultimi 5 anni. 

«Nella diretta facebook di questa settimana con il prof. Giorgio Passerini dell’Univpm abbiamo invece affrontato il tema ambientale relativo all’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico veicolare ed anche qui abbiamo trovato conferme a quanto da noi proposto – dice il comitato -. La irragionevole concentrazione della viabilità nazionale sulla costa marchigiana e il forte processo di inurbamento della stessa, già prevedibile al momento della realizzazione dell’A14, sta producendo forti squilibri ambientali documentati dai seguenti parametri. La distribuzione areali delle emissioni di PM10 e di NOX è particolarmente elevato su tutta la costa marchigiana ed assume caratteri preoccupanti nei comuni del tratto Marche sud a partire da Porto Sant’Elpidio»

Il membri dell’associazione hanno dimostrato, con l’ausilio di un esperto, come nei comuni costieri c’è un’elevata emissione di Pm10 e Nox e tornano a chiedere l’arretramento della rete autostradale e della ferrovia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto

«La particolare caratteristica geo morfologica di questa parte di territorio che vede la collina molto prospiciente il mare ed il passaggio in questo stretto tratto di A14, SS16 e Ferrovia dentro le città costiere, produce questo grave inquinamento che come riferito dal prof. Passerini causa in Italia 115 mila morti all’anno – continua -. Inoltre l’inquinamento atmosferico prodotto da questa organizzazione della viabilità viene prodotto anche nelle aree interne in quanto il “pettine” delle vallive che collega ai primari assi concentrati sulla costa viene utilizzato intensamente producendo anche quell’inquinamento da consumo di materiali di auto e camion che è ancora più pesante delle emissioni da motori. 

Il comitato rilancia così la proposta di arretramento dell’A14 da Porto Sant’Elpidio verso sud che, dicono, non solo risolverebbe i problemi di sicurezza che invece ci sarebbero con la realizzazione della terza corsia, ma riporterebbe un equilibrio ambientale per quanto riguarda le emissioni atmosferiche sia per la costa, ora gravemente compromessa, ma anche per le aree interne che compenserebbero ampiamente le emissioni prodotte dal passaggio autostradale con quelle che non si avrebbero più con un utilizzo meno intensivo delle vallive. 

«Per questo ritorniamo a richiedere a Ministero e ad Autostrade con le 2000 persone che al momento hanno aderito alle nostre proposte che in questa fase tra gli studi di prefattibilità per il potenziamento dell’A14 ci sia anche quello dell’arretramento da Porto Sant’Elpidio che libererebbe la costa da un congestionamento insostenibile offrendo nello stesso tempo alle aree interne un provvidenziale collegamento per l’auspicato loro sviluppo con un primaria via di comunicazione come l’A14 – concludono -. Torniamo inoltre a chiedere ciò che ci sembra elementare, ovvero che ci sia una progettazione integrata per le Marche sud dell’arretramento ferroviario e dell’arretramento autostradale. Non è sensato che ci sia un ufficio di RFI che sta studiando ipotesi di arretramento e un ufficio di Autostrade che lo stesso sta studiando ipotesi di intervento senza un coordinamento e una progettazione unitaria».


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