Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando provinciale di Fermo hanno intensificato i servizi di controllo del territorio con particolare attenzione alla sicurezza stradale e ad episodi di illegalità diffusa. A Montegranaro i militari della Stazione dei Carabinieri hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un giovane di circa 20 anni già noto per altri precedenti. Il ragazzo, infatti, mentre era alla guida di un motociclo, ha ignorato l’alt imposto dai militari che stavano effettuando un controllo, dandosi alla fuga. I Carabinieri però lo hanno rintracciato poco più avanti ma, il giovane, nel tentativo di fuggire di nuovo, ha lanciato contro le divise il casco, riprendendo nuovamente la fuga a bordo del mezzo. I militari avendo quindi riconosciuto il soggetto, lo hanno denunciato anche per la violazione della guida senza patente perché mai conseguita, sanzionandolo per ottemperanza all’alt imposto da agenti in servizio, per la guida senza la copertura assicurativa, in quanto il mezzo ne era sprovvisto e per la guida senza l’uso del casco protettivo: il motociclo è stato poi recuperato e sottoposto a sequestro amministrativo. La “caparbietà” del giovane però non termina qui poiché lo stesso, che era stato nominato custode del proprio motociclo, contravvenendo ai doveri di custodia giudiziale, ha riutilizzato il mezzo ripetendo peraltro le violazioni per le quali era già stato sanzionato, a questo punto il mezzo è stato sequestrato ai fini di confisca e come previsto dalla normativa affidato a una ditta in giudiziale custodia. Il giovane è stato denunciato una seconda volta per sottrazione di cose sottoposte a sequestro.
Nel corso del controllo del territorio i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fermo hanno poi denunciato per guida in stato di ebrezza una donna che nella notte era rimasta coinvolta in un sinistro stradale, sottoposta ad accertamento con etilometro risultava avere un tasso pari a 1,5 g per litro pertanto la patente le è stata ritirata ed il veicolo posto sotto fermo amministrativo.
Nell’ambito del servizio al largo raggio i Carabinieri della Stazione di Monte Urano hanno invece denunciato un uomo del posto, già noto per altri precedenti, il quale controllato a bordo della sua auto risultava sprovvisto della patente di guida, reato per il quale era già stato sanzionato poco tempo fa. Pertanto l’uomo è stato nuovamente denunciato con l’aggravante della recidiva ed il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Nel corso dello specifico servizio i Carabinieri hanno identificato 735 persone (di questi 180 risultate avere precedenti di polizia) e controllato 643 veicoli. Tali servizi di prevenzione saranno attuati nelle ore e nei giorni maggiormente interessati ad intenso flusso di circolazione specie con l’approssimarsi delle festività del 25 aprile e primo maggio. A Montegranaro i militari della Stazione hanno rintracciato e arrestato un marocchino di circa 40 anni, gravato da un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo – Ufficio Esecuzioni Penali poiché deve ancora scontare la pena residua di sette mesi di reclusione per danneggiamento aggravato e continuato commesso a Montegranaro nel febbraio del 2018. L’arrestato sconterà la pena agli arresti domiciliari.
Analogamente, i militari di Fermo hanno dato invece esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura di sicurezza emessa dalla Procura di Macerata – Ufficio Esecuzioni Penali nei confronti di un pregiudicato di Fermo. La misura di sicurezza contiene specifiche prescrizioni come pena accessoria. Sempre a Fermo i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno invece denunciato per evasione un tunisino di circa 40 anni il quale, sebbene sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Gip di Fermo per il reato di spaccio di stupefacenti, in occasione dei controlli eseguiti non era all’interno dell’abitazione, dalla quale si era allontanato arbitrariamente in assenza di valide giustificazioni e o autorizzazioni. I Carabinieri hanno pertanto richiesto all’autorità giudiziaria un aggravamento della misura restrittiva.
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