Alla vigilia della Festa della Liberazione, ecco la riflessione del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio sul significato del 25 Aprile:
«Quest’anno la festa ci coinvolge particolarmente perché cade in una stagione culturale, per certi aspetti nuova, che richiama situazioni gravi già vissute nel nostro Paese e che non vogliamo ritornino. Esprimiamo preoccupazione per dichiarazioni e comportamenti di rappresentanti delle istituzioni che appaiono divisive, poco rispettose della storia e del tutto inadeguate al ruolo esercitato da chi le pronuncia.
La letteratura dice “le parole sono pietre in alcuni casi addirittura macigni”. E oggi certe lo sono. Lo sono per noi del Pd nel momento che se ne utilizzano attribuendo loro un significato ambiguo o tralasciando strumentalmente alcune per scopi ben precisi. Solo per onestà intellettuale qualche esempio: nell’eccidio delle Fosse Ardeatine i trucidati non sono chiamati “partigiani contro la dittatura” ma semplici “italiani” togliendo così peso al gravissimo fatto fascista
L’utilizzo dell’espressione “sostituzione etnica” per presentare l’immigrazione come pericolo incombente.
I termini verbali cambiano la cultura annacquando il racconto storico e snaturando i principi ed i valori su cui organizzare lo Stato, le città, il quotidiano dei cittadini. E allora s’impone un atteggiamento di responsabilità nella lettura del passato della Costituzione che riprenda con correttezza il filo della memoria il filo antifascista.
A chi dice che la parola antifascismo non è nella costituzione rammentiamo che tutta la costituzione è antifascista se onestamente considerata.
La Liberazione non è una conquista che una volta raggiunta rimane tale per sempre ma essa è un fatto che esige, da parte dei cittadini delle istituzioni, la volontà di volerla mantenere attuando azioni politiche che la fanno vivere.
E non basta definirsi democratici perché legalmente eletti. La storia dimostra che tante dittature di ieri e di oggi si sono affermate per vie legali. Perché i contenuti delle riflessioni esposte non vengano giudicati favole, riportiamo l’espressione sempre vera attuale: Non c’è giustizia senza libertà, non c’è libertà senza liberazione.
Il Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio è quindi convinto che nell’ambito di una Amministrazione comunale, come da decenni avviene da noi, non bisogna mai tralasciare quei valori volti a determinare una città in cui si realizza un lavoro che rispetta l’uomo nell’ambiente, che vuole la solidarietà e che s’impegna nel costruire la pace.
E’ con questo animo che quest’anno ci accingiamo, ancor di più che negli anni precedenti considerato il momento storico, a celebrare il 25 Aprile Festa della Liberazione dal fascismo».
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