«Pazzesco: bisogna avere due euro in tasca per onorare i propri defunti. E non c’è nemmeno un cambiamonete»

Romano Montagnoli

«Allora facciamo due conti….per onorare i propri defunti bisogna avere in tasca almeno 3 monete da 2 euro pazzesco!…E non c’è neanche un cambia monete». E’ quando segnala, o meglio denuncia, Romano Montagnoli, presidente del sindacato italiano balneari. Il cimitero in questione è quello di Fermo. Ma, sia chiaro, Montagnoli non punta l’indice contro la scelta di poter usufruire di annaffiatoi e scope previo inserimento di monete da due euro negli appositi blocchetti che li tengono “incatenati”, quanto il fatto che per usarli si debba avere dietro delle monete, appunto, da due euro. E che, soprattutto, al cimitero di Fermo non ci sia un cambiamonete per chi è arrivato ad omaggiare la memoria del propri cari, ma sprovvisto di monete ad hoc.

Una soluzione adottata per evitare che si possano lasciare gli attrezzi qua e là o che, peggio ancora, qualcuno possa avere la ‘brillante idea’ di appropriarsene e portarseli a casa, come già capitato. Insomma una sorta di “caparra” per incentivare, o forse meglio dire obbligare, i parenti dei defunti a ricollocare al loro posto annaffiatoi e palette vari dopo averli usati. E una volta riposizionati al loro posto, riagganciati, si hanno indietro i due euro. Un pò come avviene per i carrelli della spesa nei supermercati. Uno stimolo “forzato”, insomma, ad adottare un comportamento civile e rispettoso.

Ma che in queste ore sta facendo discutere il mondo dei social. Scelta “obbligata” si dirà, scelta “eccessiva” potrebbe replicare qualcun altro, o anche “scomoda” e non in linea con lo spirito e il dolore di chi va al cimitero con il dolore nel cuore per la perdita di un proprio caro. Certo, ogni opinione è lecita. Ma a monte c’è la carenza di un comportamento civile che oggi come oggi, ahinoi, è merce sempre più rara.

Il post di Romano Montagnoli