Giardino d’Estate
Il giardino d’estate riapre. Anzi, no. Eppure la delibera di giunta approvata ad aprile sembrava fissare come termine quasi perentorio il 1 maggio. Ormai una settimana è già passata da quella data ed i cancelli di questo piccolo parco incastonato in una zona altamente urbanizzata sono rimasti chiusi. Qualcosa nelle settimane scorse si era mosso al suo interno. Gli interventi di messa in sicurezza che fanno capo al settore dei lavori pubblici, ad esempio, sono terminati in tempo. Non altrettanto, pare, la pulizia dello spazio così da renderlo decoroso ed accogliente. Basta dare uno sguardo al suo interno per capire che c’è ancora un pò da fare prima di poter restituire alla cittadinanza lo storico giardino chiuso da mesi, da quando il concessionario ha informato il Comune di recedere dal contratto. Correva il mese di ottobre 2022. Piccole manutenzioni che riguardano anche un pò il verde.
Solo a febbraio, come noto, è stato redatto il verbale di ripresa in consegna da parte dell’ente di via Veneto, all’esito di un sopralluogo finalizzato a valutare lo stato di conservazione dei beni, le migliorie apportate dal gestore e i beni da rimuovere. Un altro mese se n’è passato e nel mentre il concessionario ha provveduto allo sgombero dell’area e delle attrezzatture e quindi alla riconsegna delle chiavi. A quel punto sono partiti gli accertamenti da parte degli uffici comunali che hanno passato al microscopio gli impianti di illuminazione, quelli idrici, lo stato di salute dei giochi già presenti e disposto l’esecuzione degli interventi di manutenzione necessari. Completato ciò, il giardino d’estate avrebbe dovuto riaprire i battenti lo scorso 1 maggio anche alla luce di quello che la giunta ha scritto, ovvero che «l’area deve essere valorizzata e posta al servizio del pubblico utilizzo e pertanto deve essere destinata alla libera fruizione da parte della collettività anche nel periodo di tempo necessario ad effettuare le procedure di affidamento in gestione del bene per le quali sono in corso attualmente le opportune valutazioni da parte dell’Amministrazione». In sostanza, giardino aperto e forse dopo l’estate una nuova gara per affidarne la gestione. A patto, quello che chiedono i sangiorgesi, che la struttura possa essere realmente fruita anche nei mesi autunnali e perché no, in quelli invernali. Non solo dunque a primavera ed in estate. Chissà quali saranno allora le condizioni del bando. Quello del 2018 prevedeva un canone annuo di 6000 euro più Iva per un periodo di 6 anni, eventualmente rinnovabili di altri 3. Il contratto si è invece interrotto dopo soli 4 anni di gestione. Nel mezzo le difficoltà legate alla pandemia che hanno pesantemente gravato sui bilanci del concessionario spingendolo a lasciare prima delle scadenza. Non resta insomma che attendere una riapertura tanto annunciata quanto desiderata dai residenti del centro e non solo.
Sandro Renzi
Giardino d’Estate
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