Presso l’aula magna della scuola secondaria Fracassetti è andato in scena, nei giorni scorsi, uno spettacolo che ha portato alla ribalta «due pezzi forti di questa istituzione scolastica: la musica e l’inclusività. Un momento speciale per celebrare la scuola come comunità, luogo di aggregazione e socializzazione, oltre che di apprendimento. Tutte le classi sono state coinvolte nello spettacolo dalle prime alle terze e per una volta, il corpo docenti si è fatto spettatore: divertito, soddisfatto, a tratti commosso» rimarcano dalla Fracassetti.
«Facendo riferimento a quello che può essere considerato il manifesto della scuola inclusiva, ovvero la Dichiarazione di Salamanca, l’applicazione del modello dell’Inclusive education ha richiesto – dichiara la dirigente scolastica, Simona Flammini – nell’I.C. “Fracassetti-Capodarco” lo sviluppo di una pedagogia centrata sul singolo studente, rispondendo in modo flessibile alle esigenze di ciascuno. La nostra pedagogia si fonda sull’idea innovativa in base alla quale le differenze (la cosiddetta “normale specialità”) sono considerate come una risorsa per l’educazione, ma la cui valorizzazione richiede capacità nel sistema scolastico di intercettare i diversi bisogni educativi degli alunni, per rispondervi in modo adeguato. La progettazione e la realizzazione di un curricolo inclusivo sono nati dalla promozione di un clima inclusivo, nelle classi, attraverso la realizzazione di processi rivolti allo sviluppo di intelligenze multiple, apprendimento attivo, potenziamento della musica e promozione delle relazioni sociali, attraverso modalità cooperative di apprendimento e di collaborazione informale tra gli alunni».
In un clima di festa e con l’apprensione dei giovani protagonisti si è partiti con un progetto trasversale della classe 1G, nato dalla voglia di includere nel gruppo anche gli alunni con difficoltà maggiori. Lo spunto lo ha dato la celebre rivisitazione di Bruno Munari della ancor più celebre fiaba “Cappuccetto Verde”. Una rivisitazione che sottolinea gli elementi di sonorità e di sensorialità presenti nella storia, permettendo di lavorare su prerequisiti linguistici comuni e di sperimentare nuove possibilità di narrazione.
È stata poi la volta delle classi terze: dapprima la 3A, che a partire dall’esperienza di ricerca sugli strumenti etnici dei vari continenti, ha proposto un collegamento con il mondo immaginifico della Disney, in particolare con “Oceania”, interpretando coreograficamente la canzone “La strada di casa”. Quindi è stata la volta della 3B, che, prendendo spunto dai suoi interessi musicali, ha eseguito la famosa canzone dei Beatles “Yellow submarine” del 1966, seguita da un balletto con coreografia originale sulla canzone dance-pop “Screem and shout”.
La mattinata è proseguita nel segno della danza, dal pop alle danze medievali: una composizione melodica d’autore anonimo è stata suonata dagli alunni dell’indirizzo musicale delle classi 2A e 2C, mentre un gruppo di alunne formava il corpo di ballo, guidato per l’occasione dalla mano esperta della docente di danza Marisa Di Cecca, presidente dell’associazione Armonie Danza, che liberamente ha offerto la sua preziosa collaborazione.
C’è stato poi il momento del doppiaggio, durante il quale due gruppi di alunni si sono cimentati nel doppiaggio di clip in lingua originale dal “Signore degli anelli” e nella sonorizzazione dell’intramontabile “Biancaneve e i sette nani” di Walt Disney.
«Musica e parole – continuano dall’istituto – hanno celebrato anche l’importanza di un luogo silenzioso e appartato della scuola, ma non per questo meno importante: la biblioteca! Gli alunni della 2C hanno offerto una selezione del tesoro librario, custodito dalla scuola, scrivendo e recitando recensioni in rima, accompagnati da basi musicali pop, new age e rap. Un modo per togliere un po’ di polvere dagli scaffali, invitare i compagni alla lettura e alla frequentazione della biblioteca! A conclusione dello spettacolo, le classi 2B e 2G, hanno cantato la canzone “Supereroi” di Mr. Rain, terza classificata all’ultimo Festival di Sanremo: un invito a riflettere sul fatto che siamo angeli con un’ala sola, capaci di volare solo insieme a qualcun altro al nostro fianco. Il vero tripudio è arrivato in chiusura, con l’alunna Lucia, che mostrando doti canore ed empatiche eccezionali, ha cantato il brano “O forse sei tu” portato da Elisa a Sanremo, trascinando tutta l’aula magna in un coro unito ed entusiasta. Fra il corpo docenti, sicuramente qualche lacrimuccia dev’essere sfuggita…».
«In mattinate come queste, le pratiche musicali di qualità si dimostrano una reale ed efficace risorsa per un’autentica inclusione, poiché superano le attività didattiche “tradizionali”, promuovendo l’apprendimento e la partecipazione attiva di tutti gli allievi. Esse stimolano un processo di miglioramento dei contesti, rimuovono le barriere, favoriscono il senso di appartenenza di ciascuno al gruppo – afferma la docente Pasqualini Laura – è veramente importante sentire che la propria partecipazione è gradita, che si viene riconosciuti e apprezzati per quello che si è, sostenendo così tutti gli alunni, ma riservando una particolare attenzione ai “più fragili”».
«Si ringraziano in particolar modo la professoressa Onori, che si dedica alla valorizzazione della cultura musicale a 360 gradi e – concludono dalla scuola – le professoresse Pasqualini, Lanciotti e Strappa, che fanno dell’inclusività e della competenza, nel sostegno alla didattica, uno dei punti di maggior forza di questa scuola».
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