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Il “caso tamerici” tiene banco e l’opposizione non molla. «Le piante restino lì e il progetto sia condiviso»

PORTO SAN GIORGIO - L'opposizione in Consiglio torna a bomba sulla questione delle tamerici da spostare in funzione del progetto di riqualificazione del lungomare sud. E lo fa dopo aver studiato la relazione del botanico richiesta dall'Amministrazione Vesprini. «Gli alberi non vanno spostati e gli spazi riprogettati per un lungomare più accogliente» suggerisce la minoranza di centrosinistra.

di Sandro Renzi

L’hanno studiata e valutata e il responso, dal loro punto di vista, non lascia spazio a dubbi. La perizia del botanico incaricato dall’Amministrazione Vesprini di accertare lo stato di salute delle tamerici sul lungomare sud è passata al vaglio dell’opposizione che torna a tuonare contro la giunta chiedendo di non toccare le essenze arboree. «E’ arrivata finalmente al protocollo del Comune la perizia bel botanico incaricato dal Comune per verificare le condizioni biostatiche delle tamerici presenti nel lungomare sud di Porto San Giorgio e che la giunta vuole eliminare per ricavare poche decine di parcheggi. Quella stessa perizia che nella delibera di approvazione del progetto definitivo si diceva già agli atti ma che è arrivata dopo un mese e mezzo» scrivono gli esponenti della minoranza.

«Sta di fatto che stando alla perizia, l’Amministrazione comunale si appresta a sacrificare un patrimonio arboreo altamente caratterizzante ed identitario per la nostra località balneare sapendo che delle 58 piante, 34 sono perfettamente in salute. Queste ultime secondo la giunta dovrebbero essere trasferite altrove.
A parte il fatto che non si conosce dove dovrebbero essere ricollocate queste 34 tamerici, le si espone ad un trapianto costoso e rischiosissimo, potenzialmente fatale, senza alcuna garanzia di nuovo attecchimento. E tutto questo per cosa? Per recuperare un numero di parcheggi inferiore alle piante da eliminare, mostrando ancora una volta una visione miope e superata del lungomare e della città» denuncia l’opposizione.

Il centrosinistra torna così a chiedere di rimettere mano ai nuovi spazi, intesi non più come luogo da sacrificare alla mobilità carrabile, ma luogo in cui si sviluppa la connotazione turistica della città. «Nel momento in cui vincoli attinenti la difesa della costa non consentono la realizzazione di aree attrezzate in corrispondenza delle spiagge libere, sarebbe quanto mai opportuno pensare allo spazio tra il marciapiede e l’attuale spartitraffico alberato come un’area verde, altamente qualificata, dove ci si può incontrare, i ciclisti possono sostare, dove si può fare attività fisica e quant’altro possa caratterizzare il nuovo lungomare in termini di qualità e accoglienza» suggeriscono i consiglieri di opposizione che aggiungono «Altrimenti sarebbe solo un investimento di mera riqualificazione dell’esistente: un nuovo marciapiede con la pista ciclabile. Ci ripensi l’Amministrazione, Porto San Giorgio non può perdere ancora una volta l’occasioni per realizzare un lungomare veramente nuovo, veramente bello. Quello che si vuole spendere per demolire lo spartitraffico, eliminare o ricollocare le tamerici, sia impiegato per dare al lungomare nuovi spazi belli ed accoglienti. Questa progettazione non può essere appannaggio di una parte, non può essere corporativa e rispondere principalmente alle esigenze di chicchessia ma deve avere l’ambizione di un progetto altamente condiviso, maggioranza, opposizione, tutta la città, per sancire l’inizio di una nuova visione da qui ai prossimi 20 anni. Le linee guida e le direttive dovrebbero essere a nostro avviso condivise per favorire il lavoro delle prossime Amministrazioni».


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