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Battilà a tutto tondo, dalle malelingue ai voti al ballottaggio: «Ora siamo minoranza costruttiva ma potremmo anche diventare opposizione»

PORTO SANT'ELPIDIO - L'ex candidato sindaco, oggi consigliere di minoranza: «Anche la stessa coalizione che ha appoggiato Massimiliano Ciarpella, non tanto il sindaco nella sua persona che è sempre stato corretto e misurato, avrebbe alimentato chiacchiere relative al mio lavoro o che avevo bisogno di una poltrona in politica e per questo avevo fatto tale scelta. Si è scesi nello spicciolo e nel personale invece di trovare pretesti su programmazione o altro, spero che siano solo chiacchiere e che non sia vero che alcuni siano caduti così in basso»

Gian Vittorio Battilà

di Maikol Di Stefano

«Noi come coalizione ci siamo incontrati nuovamente pochi giorni fa e c’è molto entusiasmo, c’è voglia di fare, proporre e monitorare sull’operato della nuova amministrazione». A parlare è Gian Vittorio Battilà, candidato sindaco all’ultima tornata elettorale a Porto Sant’Elpidio e leader della coalizione che vedeva al suo interno i movimenti civici guidati dal Laboratorio Civico oltre ai partiti di Forza Italia e Lega.

«Apprezzo il discorso sul politically correct da parte del consigliere Nazareno Franchellucci, espresso durante il primo consiglio comunale. Ha detto chiaramente che vuole prendere le distanze da chi opera attacchi personali che esulano dall’aspetto politico avendolo provato in prima persona. Peccato che questa presa di coscienza del suo partito non sia avvenuta in campagna elettorale, quando molte persone vicine e interne alla sua realtà politica abbiano deciso di tirare in mezzo il ricordo di mio padre solo per schernire me – attacca lo stesso Battilà – I social e le chat WhatsApp erano piene d’immagini con il mio volto affiancato al partito di Forza Italia e commenti continui che dicevano di come Gianni Battilà si stesse rivoltando nella tomba. Chiedo anche io rispetto così come l’ho sempre garantito. Aggiungo un piccolo commento ironico ai meme che mi sono arrivati su WhatsApp dove ho letto sotto alla mia bella foto la scritta “bocconiani per Gianvi sindaco”. Quello a mio avviso è un clamoroso autogol poiché personalmente vado fiero di avere l’opportunità di avere persone titolate e competenti intorno, che abbiano voglia di risollevare la città. E’ da ignorante pensare che essere titolati sia un demerito, in ogni posto del globo terrestre avere consulenti di livello, e per di più gratuitamente, è segno di elevatezza ed intelligenza, non è certamente un’onta. Capisco che però a qualcosa dovevano pur appigliarsi».

Attenzione che poi il neo eletto consigliere di minoranza sposta sulla giunta e sulla nuova amministrazione: «Traini per il sociale in questa giunta, come ho detto già proprio in aula consiliare, merita il mio in bocca al lupo perché la stessa delega aveva nella giunta Franchellucci e sotto campagna elettorale. Molte associazioni ci hanno manifestato come si fosse creata una crepa, uno strappo proprio con le forze politiche cittadine. Noi staremo lì a capire se questa verrà ricucita, auguro all’assessore di riuscirci serenamente – spiega l’ex candidato sindaco – Ho sentito dire al sindaco, nel suo discorso, che vuole destinare delle deleghe ben definite ai consiglieri, trovo sia un’idea giusta. Così come ho detto nel mio intervento che spero ci sia realmente spazio per affiancamento psicologico per tutti, visto il periodo storico ed economico post pandemia, oltre che alla formazione delle nuove generazioni, focalizzandoci soprattutto su ciò che riguarda i bambini da zero ai sei anni. Lo trovo indispensabile perché bisogna puntare ad una crescita consapevole e la città di Porto Sant’Elpidio deve crescere sotto tanti aspetti, anche su come ha vissuto la campagna elettorale, dove c’era più l’ambiente della tifoseria da stadio che dell’appassionarsi ai problemi della città».

«Anche la stessa coalizione che ha appoggiato Massimiliano Ciarpella, non tanto il sindaco nella sua persona che è sempre stato corretto e misurato, avrebbe alimentato chiacchiere relative al mio lavoro o che avevo bisogno di una poltrona in politica e per questo avevo fatto tale scelta. Si è scesi nello spicciolo e nel personale invece di trovare pretesti su programmazione o altro, spero che siano solo chiacchiere e che non sia vero che alcuni siano caduti così in basso. Ecco a queste eventuali persone vorrei specificare che il progetto politico era solo dovuto alla dignità e indipendenza che mi dà il mio lavoro. Sono felicissimo di fare parte di una grande azienda che si occupa di governance dei rifiuti delle aziende medio grandi, lavorando sulla sostenibilità ed ecco perché mi sta a cuore quest’argomento».

Una diatriba quella che ha riguardato Gian Vittorio Battilà che poi si è protratta anche durante le settimane che portavano al ballottaggio, dove qualcuno ha fatto notare come sia mancata una campagna elettorale d’appoggio proprio a favore di Ciarpella eletto poi sindaco. «Ho molta stima per chi mi ha votato e non considero chi ha fatto questa scelta una persona da dover prendere per mano e fargli fare una x su un foglio. Durante tutta la nostra campagna elettorale abbiamo ripetuto, incessantemente, che noi cercavamo la discontinuità e con il termine discontinuità era abbastanza palese cosa avessi in mente – prosegue il neo consigliere – Bastava una dichiarazione, quella noi abbiamo fatto, io mi sono speso in campagna elettorale al primo turno per la mia squadra e la mia figura, di certo non potevo farlo allo stesso modo per altri al secondo turno, proprio perché non potevo garantire sull’operato futuro. I risultati della nostra posizione però, alla fine, sono stati evidenti e infatti al ballottaggio 1.500 voti sono arrivati a sostegno del sindaco eletto, mentre 900 riconducibili ad un’area moderata di centrosinistra non sono andati a votare e tutto questo per noi è testimonianza del fatto che il buon lavoro è stato fatto, ma forse qualcuno voleva ulteriori endorsement, non posso farci nulla, a ciascuno le proprie responsabilità».

Ora da capire il ruolo che Laboratorio Civico con due consiglieri, lo stesso Battilà e Pierpaolo Lattanzi, e Forza Italia con un consigliere Bruno Maccarrone, avranno in consiglio comunale, se quello di minoranza oppure d’opposizione.
«Noi partiamo dall’idea di essere in minoranza, non in opposizione, ma si potrebbe tramutare in questo se i metodi e il programma presentato dal sindaco non saranno consoni a quello che è stato illustrato in Consiglio – prosegue Battilà – Paolo Petrini ha detto che rifiuta il programma. Io no, ci sono tanti punti similari e sarebbe stupido opporsi alle stesse idee. L’opposizione sicuramente dalla sua parte, nella totalità delle figure, ha esperienza politica e starà a monitorare. Il nostro programma e quello della maggioranza è similare, loro hanno parlato bene in consiglio comunale vedremo, poi come lavoreranno. Ad oggi sicuramente la nostra intenzione è quella di metterci lì punto per punto e votare restando fedeli all’idea programmatica presentata in campagna elettorale». Battilà è stato anche eletto presidente della quarta commissione, quella su servizi pubblici e infrastrutture, oltre che membro della prima, quella degli affari istituzionali, sicurezza, cultura, servizi sociali e scuola. «Sono a disposizione di Porto Sant’Elpidio e sono supportato da un bellissimo gruppo, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono messi al mio fianco e lo sono tutt’ora, – conclude – sono speciali ed in questi cinque anni saremo pronti ad aiutare Porto Sant’Elpidio per migliorare».


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