Case e locali in “chiaroscuro” tra affitti e vendite: il nuovo trend del mercato immobiliare

PORTO SANT'ELPIDIO - L'andamento altalenante tra vendite e locazioni, con vecchie e nuove formule. I prezzi sul mercato e la mission dell'amministrazione

di Maikol Di Stefano

Locali commerciali sfitti in aumento, mentre sul residenziale è praticamente impossibile trovare opzioni che non siano in vendita diretta. Porto Sant’Elpidio a due facce della stessa medaglia. Se da una parte le attività fanno fatica, dall’altra riuscire a prendere in affitto un’abitazione è una vera e proprio chimera. Sul residenziale si è impennata anche la richiesta dell’acquisizione diretta.

«In questo momento storico si trovano poche casa in vendita sul mercato, perché tante sono state piazzate negli ultimi due anni grazie ai bonus statali e ai mutui agevolati» racconta Daniele Rosettani, volto storico del mercato immobiliare elpidiense. «Gli acquirenti che abbiamo conosciuto e con i quali ci siamo confrontati sono sia locali che provenienti da fuori, principalmente sono persone che scendono da Lombardia e Umbria». Porto Sant’Elpidio ha visto anche un cambio del valore degli immobili che in questo momento, almeno fino alla fine del 2023 si è stabilizzato. Ad oggi in città, la media, escludendo i prezzi oversize e quelli troppo al ribasso, si attesta intorno ai 1.400 euro per metro quadro di valore d’acquisto. Ovvio che poi ci sono tante piccole varianti che fanno sì che questo muti. Si varia da zona a zona e dallo stato in cui versa l’immobile.

Problematica assai differente quella per la case in affitto, soprattutto a lungo termine. «Non si trovano più appartamenti in affitto per tutto l’anno –  prosegue nell’illustrare la situazione Rosettani – poiché grazie ad applicazioni e siti vari, gli elpidiensi stanno optando per l’affitto a breve termine e questo è significativo della trasformazione da città operaia a turistica, però l’emergenza casa in affitto è una realtà. E’ la prima volta che dobbiamo mandare via chi ci chiede un affitto, per scarsità. Secondo noi c’è una grandissima offerta ed una domanda non proporzionata». La situazione ricettiva della stessa Porto Sant’Elpidio, orfana di veri e propri hotel, ha favorito il proliferare di strutture come B&B, nati proprio dalla trasformazione di vecchie realtà abitative in strutture legate al turismo. Tante sono poi le case che propongono un affitto “stabile” da settembre ad aprile e poi richiedono agli inquilini di trovarsi, per l’estate, un’altra sistemazione. Questo perché, inutile nascondersi dietro il velo dell’ipocrisia, permette ai proprietari di guadagnare infinitamente di più. Se la spesa media di un affitto è tra i 500 e i 600 euro mensili, per le famiglie in vacanza arriva a toccare durante il mese di agosto anche i 1.200 euro, ma settimanali.

Sono tantissimi invece i locali con destinazione commerciale a trovarsi sfitti, lì l’offerta supera di gran lunga la domanda. Durante la campagna elettorale, complice l’affitto di vetrine e sedie elettorali varie, la situazione in città si era nascosta sotto la sabbia ma, una volta tornati alla realtà, è spaventoso il numero di cartelli “affittasi” che si trovano lungo la città.

«Il commerciale sta soffrendo. Per quanto riguarda la vendita sconta delle imposte troppo alte, per l’affitto subisce una fase di mercato che non permette alle piccole attività di avere margini perché la concorrenza dei centri e dell’online è troppo schiacciante – racconta Rosettani – Va molto il commerciale nella zona centralissima e tutto il resto è in continuo peggioramento». Questione sulla quale avevamo interloquito, proprio noi di Cronache Fermane, al momento del suo insediamento con l’assessore alle attività produttive, Maria Laura Bracalente che ci aveva spiegato come «fosse necessario creare delle agevolazioni per la nascita ed il consolidamento di nuove attività». Ad oggi Porto Sant’Elpidio vive quasi del tutto, se parliamo di centro, in via Cesare Battisti, dove il lavoro straordinario fatto dai privati ha reso accattivante la zona e quindi fatto tornare in auge una porzione dove non ci sono più locali sfitti seppur il 70% delle realtà presenti è tutto legato al mondo del food. Compito della nuova amministrazione sarà ora riuscire a rendere nuovamente appetibili anche le altre zone della città.


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