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Cesetti si schiera a difesa di Casa Lussu: «Subito un tavolo istituzionale»

FERMO - La mozione presentata dal consigliere regionale e sottoscritta da tutto il gruppo Dem chiede di costruire un’azione congiunta volta ad acquistare la storica dimora fermana della celebre poetessa. L’obiettivo è realizzare  un progetto di conservazione e valorizzazione della memoria della donna sulla falsa riga della Casa Museo Osvaldo Licini

Subito un tavolo tra regione Marche, provincia di Fermo, comune di Fermo e “centro studi Joyce Lussu” per costruire un’azione congiunta volta ad acquistare la storica dimora fermana della celebre poetessa e partigiana. L’obiettivo è realizzare con risorse regionali, nazionali ed europee un progetto di conservazione e valorizzazione della memoria di una donna che va annoverata tra i protagonisti indiscussi del Novecento. A chiederlo è una mozione presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti e sottoscritta da tutto il gruppo assembleare dem.

Da giorni, infatti, si è diffusa la notizia che l’abitazione di Lido San Tommaso a Fermo, dove Joyce Lussu ha trascorso molti anni della sua vita ospitando figure di primo piano della panorama politico e intellettuale nazionale, fino a trasformarla un vero e proprio cenacolo culturale, è in vendita. Purtroppo, però, i numerosi tentativi della famiglia di trovare un interlocutore istituzionale capace di fare della casa un centro aperto e vitale non hanno finora trovato ascolto e accoglienza.

«Con il suo impegno politico e culturale – afferma Cesetti – Joyce Lussu ha attraversato il Secolo breve lasciando un’impronta importantissima anche nel nostro territorio. La forza attrattiva del suo pensiero e il suo straordinario carisma hanno rappresentato un punto di riferimento per intere generazioni fin dagli anni della Resistenza, che la videro partigiana e capitana delle Brigate Giustizia e Libertà. Significativa, poi, è stata la sua partecipazione alle battaglie per l’emancipazione delle donne, a sostegno dei movimenti di liberazione in molti Paesi del mondo, a favore dell’ambiente. Attività che, non va dimenticato, hanno trovato approdo anche in una ricca e preziosa attività letteraria. Oggi, nell’indifferenza delle istituzioni, questo patrimonio, che include anche un ricco apparato librario e documentario, rischia di andare disperso. Con la nostra mozione vogliamo sollecitare la Regione Marche ad accogliere l’appello della famiglia e della scrittrice Silvia Ballestra affinché questa eventualità sia scongiurata e si possa rendere fruibile alla collettività uno spazio che anche testimonianza dei valori e delle idee di pace, democrazia e libertà che sono le fondamenta della nostra Costituzione».

«Tra l’altro – ricorda Cesetti – abbiamo già un esempio virtuoso da seguire. E’ quello della Casa Museo Osvaldo Licini, che ai tempi della mia presidenza della provincia di Fermo recuperammo con un rigoroso intervento di restauro, realizzato in collaborazione con la Regione Marche, con il Comune di Monte Vidon Corrado e con la sponsorizzazione di Guzzini. Oggi quella sede ospita numerosi appuntamenti culturali, tra cui mostre d’arte e convegni carattere nazionale e internazionale che hanno importanti ricadute culturali e turistiche per l’intero territorio. Un successo che potrebbe essere replicato con Casa Lussu».

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