di Maikol De Stefano
S’infiamma ancora prima di cominciare il consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio che si terra il prossimo 27 settembre. È infatti bastata la conferenza dei capigruppo per far saltare il banco. Sono tre le interrogazioni presentate dall’opposizione tra il Laboratorio Civico ed il candidato sindaco Gianvittorio Battilà non ammesse all’assise. Ufficialmente la motivazione è quella di mancanza dei tempi tecnici, ma i due consiglieri non ci stanno.
«Le interrogazioni vanno presentate dieci giorni prima del consiglio comunale, ma diviene un po’ impossibile farlo se la conferenza dei capigruppo chiamata per fissare la data dell’assise si riunisce nove giorni prima della stessa. – spiega Pierpaolo Lattanzi – La sensazione generale è che siamo in un momento di “luna di miele” con la nuova amministrazione comunale dove tutto è bello e tutto va alla grande. Gli eventi organizzati hanno portato lustro alla città ed io stesso ho pubblicamente fatto i miei complimenti per quanto organizzato. Però poi se sulla trasparenza ci rimettiamo i “panni vecchi” (quelli del Partito Democratico), tanto criticati, non andiamo da nessuna parte. La sensazione è che qualcuno abbia preferito non rispondere alle nostre domande, forse perché c’è qualcosa da non pubblicizzare troppo? Se è vero che non c’erano i tempi tecnici, era altrettanto vero che il presidente del consiglio comunale poteva tranquillamente ammettere – in base alla discrezionalità che il Regolamento riserva al suo ruolo, spiega il consigliere – le nostre interrogazioni. Devo riconoscere che il presidente Tofoni è stato cordialissimo e gentilissimo nel chiamarmi e avvisarmi preventivamente di non poter ammettere quanto presentato, poteva serenamente evitare e tirare diritto, ma credo altrettanto fortemente si potesse fare di più. La minoranza a tutela di tutti, anche degli elettori entusiasti, deve poter controllare gli atti dell’Amministrazione, altrimenti è inutile la sua presenza».
Sì, ma cosa non è stato ammesso? Tre interrogazioni di cui due che richiedevano lumi e rendicontazioni. La prima legata all’evento della “Notte + rosa”, la seconda sugli sfalci e la cura del verde pubblico. Una scelta che non ha trovato d’accordo neanche il candidato sindaco all’ultima tornata elettorale Gianvittorio Battilà. «Io durante la conferenza dei capigruppo di lunedì scorso ho fatto mettere a verbale che rifiutavo la convocazione in prima seduta, ma accettavo quella in seconda prevista per venerdì 29. Data nella quale, tra l’altro, saremmo anche dentro i famosi dieci giorni».
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