Salario minimo, il Pd raccoglie le firme. Piermartiri: «Un tema sentito perché assolutamente necessario»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il segretario provinciale Dem lancia l'iniziativa con una serie di banchetti durante i mercati cittadini e davanti al palazzo comunale, fino al 30 settembre. «Il messaggio è semplice: sotto nove euro l'ora non è lavoro, bensì sfruttamento»

di Maikol Di Stefano

Torna a muoversi a Porto Sant’Elpidio il Partito Democratico. A farlo è il segretario provinciale, Luca Piermartiri con una serie di banchetti legati al salario minimo. È la prima vera iniziativa del partito dall’ultima tornata elettorale, quella terminata lo scorso maggio con l’elezione al sindaco di Massimiliano Ciarpella e la sconfitta al ballottaggio di Paolo Petrini, candidato sindaco appoggiato dal PD.

«Fin dal suo lancio la campagna per il salario minimo ha riscosso subito un grande successo: un tema sentito perché assolutamente necessario. Sono soltanto cinque i paesi europei a non avere un salario minimo tra cui, purtroppo, l’Italia. Non esiste una legislazione uniforme all’interno della UE, ma è chiaro quanto il nostro paese senta il bisogno di tale misura. Il messaggio è semplice: sotto nove euro l’ora non è lavoro, bensì sfruttamento! La Federazione PD si è immediatamente attivata  raccogliendo firme alla Festa De L’ Unità e con un programma di presidi sul territorio provinciale. Anzi,colgo l’occasione per ringraziare anche le forze di opposizione con le quali recentemente abbiamo inviato un messaggio univoco proprio per avviare questa battaglia. – le parole di Piermartiri – A Porto S. Elpidio il provinciale ha organizzato un calendario, al momento per tutto il mese di settembre, di banchetti per riavviare il contatto con i cittadini e un confronto diretto su un argomento sicuramente sensibile. Sarà possibile firmare, dal 17 al 30 settembre, dalle 9.00 alle 12.00, presso i mercati cittadini e nei fine settimana esattamente nello spazio dinanzi il palazzo comunale».


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