Battilà sul tema sicurezza: «Mi aspetto un segnale da parte dell’amministrazione»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il capogruppo del Laboratorio Civico blu torna a parlare di un tema molto in auge in questo momento: «In campagna elettorale si parlava di filiera istituzionale: è ora di attivarla per risolvere il problema di criminalità nella nostra città»

Gian Vittorio Battilà

di Maikol Di Stefano

«Credo sia ora di dar seguito a quanto promesso in campagna elettorale. Prima del voto sicurezza e decoro sono stati un vero e proprio mantra per quest’amministrazione. Due punti programmatici centrali, soprattutto sul discorso della sicurezza abbiamo assistito a diversi incontri: si è parlato di tavoli tecnici, interventi mirati, ma soprattutto in più occasioni si è fatto rifermento alla filiera istituzionale (amministrazione comunale, governo regionale e governo centrale). Una catena che faceva percepire in maniera implicita, ma a volte anche esplicita, come il fatto di amministrare tutte le realtà nazionali avrebbe permesso di organizzare interventi immediati».

È il capogruppo del Laboratorio Civico blu, Gianvittorio Battilà, candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, che torna a parlare di sicurezza. Tema molto in auge in questo momento dopo l’intervento del collega Pierpaolo Lattanzi della scorsa settimana e che arriva poche ore dopo lo scippo avvenuto lungo la strada statale adriatica, nel centro città a pochi passi da piazza Garibaldi.

«La sicurezza a Porto Sant’Elpidio oggi è un problema concreto. Si passa dalla gestione di episodi di microcriminalità, divenuti oramai quotidiani, arrivando a quelli che mostrano come la macro criminalità sia alle porte della nostra città. Ecco perché mi aspetto adesso un segnale da parte di quest’amministrazione – continua Battilà -. Un riuscire anche grazie alla regione e al governo centrale di far capire alle istituzioni che c’è bisogno d’interventi concreti. Se da una parte per quanto riguarda cultura e spettacolo possiamo fare un plauso al lavoro della nuova amministrazione, sotto questo punto di vista dobbiamo invece accendere un faro e dir loro che è il momento di rispettare quanto promesso. Non è questo il tempo in cui trovare i colpevoli tra vecchia e nuova amministrazione, ma è invece il momento di trovare una soluzione. Se durante la campagna elettorale più volte il nome di Giorgio Meloni è stato affiancato a quello dell’attuale sindaco, allora crediamo fortemente sia il caso di far fruttare questo filo diretto tra comune, regione e governo centrale».


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