Ex Fim, convocato tavolo tecnico. Sul piatto campionamenti e indagini. Il “nodo” all’attenzione del ministro Sangiuliano

PORTO SANT'ELPIDIO - Il sindaco: «Appena abbiamo ricevuto da Fim il piano di indagini integrative, abbiamo immediatamente trasmesso la documentazione agli enti interessati e convocato un nuovo incontro. Mi auguro che il tavolo tecnico di novembre e la conferenza dei servizi che seguirà siano quelli decisivi, per disporre di tutti gli elementi necessari a conoscere lo stato d’inquinamento, il rischio per la salute pubblica e, di conseguenza, le possibili modalità d’intervento per portare a compimento la bonifica»

Il comune di Porto Sant’Elpidio ha convocato per il 10 novembre un tavolo tecnico sulla Fim, invitando la proprietà dell’ex fabbrica, Istituto epidemiologia ambientale dell’Arpam, Soprintendenza per i beni architettonici del Ministero della cultura, Dipartimento di prevenzione dell’Ast Fermo e Segretariato per le Marche. L’incontro è stato immediatamente convocato, all’indomani della presentazione, da parte della proprietà Fim, del piano di indagini integrative richiesto nella conferenza dei servizi di gennaio 2023 e nel precedente tavolo tecnico effettuato a maggio. 

Ricapitolando lo stato dell’iter, i nuovi campionamenti dovranno accertare se la contaminazione delle murature sia estesa all’intero fabbricato della “Cattedrale”. Saranno necessari anche ulteriori test di sabbiatura per verificare se sia possibile effettuare la bonifica senza pregiudicare la stabilità dell’immobile. I primi carotaggi sui muri della Cattedrale, effettuati nel 2006, riscontrarono un’elevata quantità di metalli, in particolare piombo ed arsenico. Più recentemente, è emersa una richiesta di ulteriori verifiche, per calcolare se i livelli d’inquinamento siano rimasti inalterati e se interessino l’edificio in tutta la sua altezza. I nuovi carotaggi sono stati eseguiti a marzo del 2022.
All’ultimo tavolo tecnico di maggio hanno partecipato il Comune, l’Ast Fermo e la proprietà. Erano assenti Soprintendenza regionale, Segretariato per le Marche del Ministero della cultura ed Arpam, ai quali è stato trasmesso il verbale della riunione e che non hanno fatto pervenire osservazioni.
La proposta di piano di lavoro elaborata dalla proprietà verrà discussa nel corso dell’incontro e, oltre ai campionamenti per verificare il livello di inquinamento delle murature, contempla l’esecuzione di nuove prove di sabbiatura. Le attività di indagine dovranno essere effettuate in contraddittorio e previa definizione di un cronoprogramma. Seguirà, all’esito, la convocazione della conferenza dei servizi.

«Risolvere la questione Fim è un obiettivo cruciale, non di questa amministrazione, ma della città, perché lo stallo in quel sito pregiudica in modo significativo lo sviluppo di Porto Sant’Elpidio – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella – Appena abbiamo ricevuto da Fim il piano di indagini integrative, abbiamo immediatamente trasmesso la documentazione agli enti interessati e convocato un nuovo incontro. Mi auguro che il tavolo tecnico di novembre e la conferenza dei servizi che seguirà siano quelli decisivi, per disporre di tutti gli elementi necessari a conoscere lo stato d’inquinamento, il rischio per la salute pubblica e, di conseguenza, le possibili modalità d’intervento per portare a compimento la bonifica. In settimana ho anche avuto modo, a margine della sua visita a Villa Buonaccorsi, di parlare con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, esponendogli brevemente la vicenda Fim. Ho raccolto la sua disponibilità a fissare prossimamente un incontro a Roma, una volta acquisite maggiori informazioni tecniche sul caso».


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