Fiera con polemica. Fikoso: «Un furgone davanti al ristorante, costretti a chiudere». Dal Comune: «Critica sul nulla, tutto in regola»

PORTO SANT'ELPIDIO - Dal ristorante: «Siamo stati costretti a chiudere, disdire i prenotati che avevamo e perdere i soldi investiti per un menù apposito, fatto per quel giorno. Quello che alla fine noi vorremmo sapere e che il Comune non ci ha saputo spiegare è di chi è la responsabilità di quanto accaduto». La replica dell’assessore Maria Laura Bracalente: «Abbiamo verificato la correttezza del posizionamento degli ambulanti, era garantita l’accessibilità all’ingresso principale dell’attività»

di Maikol Di Stefano

Fiera di San Crispino tra gioie e polemiche. È appena andato in archivio il classico appuntamento autunnale elpidiense. Un evento con un boom di presenze, accompagnato dall’insolito, e favorevole clima di questo periodo dell’anno. Eppure non tutti sono rimasti appieno soddisfatti.

L’attacco:
Ad essere delusi sono i titolari del ristorante Fikoso che si trova su via Cesare Battisti che domenica, per tutta la giornata, si sono trovati con la fiera dinanzi al loro locale. «Siamo stati costretti a chiudere, disdire i prenotati che avevamo e perdere i soldi investiti per un menù apposito, fatto per quel giorno – spiega Mattia Di Benedetto, titolare del ristorante – Quando siamo arrivati domenica mattina, ci aspettavamo le classiche bancarelle del mercato invece abbiamo trovato tre furgoni che occultavano completamente il locale, non lasciandoci neanche lo spazio per entrare. Abbiamo subito contattato chi di dovere e devo dire che vigili urbani, ambulanti e ufficio commercio sono stati tutti iper disponibili ad aiutarci. Sul posto sono arrivati anche il sindaco, il vicesindaco e l’assessore al commercio. Quello che non mi è piaciuto è che nessuno di loro ha saputo darci una risposta su chi fosse il responsabile di tale situazione. Eravamo l’unico locale, su tutto il corso, che aveva i furgoni completamente avanti, nonostante dinanzi a noi ci fosse uno spazio completamente vuoto dove non ci sono altre attività e dove, molto più semplicemente, potevano essere collocate le bancarelle. In una giornata noi ci abbiamo rimesso sia come locale a livello economico, sia come immagine. L’unica cosa che ci hanno saputo dire, come amministrazione, era che non dipendeva da loro, ma dalla precedente amministrazione che aveva fatto la delibera comunale la quale prevede che le bancarelle stiano un anno da un lato della strada, un anno dall’altro. Ma non capisco perché debbano penalizzare un’attività quando dinanzi si possono collocare le stesse bancarelle senza creare danno a nessuno. Quello che alla fine noi vorremmo sapere e che il Comune non ci ha saputo spiegare è di chi è la responsabilità di quanto accaduto». Una rabbia che cerca un responsabile, esente in questo discorso l’associazione San Crispino Eventi, che della festa l’unico spazio che non cura è la fiera rimasta in capo al Comune.

La replica:
Sulla questione immediato l’intervento dell’amministrazione comunale. «La fiera di San Crispino è uno degli eventi più longevi della nostra città. È legittimo non saperlo e non conoscerne gli aspetti organizzativi, ma questo non può dare diritto a sollevare una polemica basata sul nulla. Parliamo di un appuntamento che da oltre 30 anni chiude il programma dei festeggiamenti patronali e da oltre 30 anni si svolge nelle stesse vie del centro. È prassi consolidata che il posizionamento degli ambulanti avvenga alternando di anno in anno il versante est e quello ovest. Per l’edizione 2023 era il turno del lato est e questo è avvenuto ovunque. In via Battisti hanno fatto eccezione solo due bancarelle per via delle strutture esterne di un’attività commerciale che non consentivano la collocazione su quel lato. – le parole dell’assessore Maria Laura Bracalente – Da normativa va garantito uno spazio di mezzo metro tra un ambulante e l’altro, ma abbiamo previsto uno spazio molto maggiore, di ben 2 metri davanti agli ingressi delle attività commerciali, proprio per garantire adeguata fruibilità. Tutti gli operatori della fiera hanno rispettato rigorosamente la segnaletica e la planimetria indicata dagli uffici. Domenica mattina dal titolare di Fikoso, che lamentava la difficoltà di svolgere la sua attività lavorativa, sono intervenuti il sindaco, il vicesindaco, l’assessore al commercio, due agenti della polizia locale e la responsabile dell’ufficio commercio. C’è stata quindi massima attenzione alle sue rimostranze. Abbiamo verificato la correttezza del posizionamento degli ambulanti, era garantita l’accessibilità all’ingresso principale dell’attività. Spiace che il titolare del ristorante Fikoso abbia deciso di chiudere nel giorno della fiera, ma la sua è stata evidentemente una scelta discrezionale, non provocata dall’amministrazione né dagli ambulanti presenti all’evento. Le attività del centro, in una giornata che ha richiamato decine di migliaia di presenze, hanno lavorato tutte, anche quelle sul lato delle vie occupato dagli espositori».


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