“Un team, cinque artisti, una nonna”, il FantaSanremo in un libro: dagli esordi al fenomeno mediatico

FENOMENO - La presentazione avverrà domani alle ore 16 presso Villa Caprile a Pesaro. L’autrice Marina Mannucci presenta “Un team, cinque artisti, una nonna. La nascita di FantaSanremo attraverso gli occhi di uno dei suoi creatori”

 

Marina Minnucci e il suo libro sul FantaSanremo

Dal bar Papalina di Porto Sant’Elpidio agli scaffali delle librerie italiane. Arriva il primo romanzo che racconta la nascita del FantaSanremo. La presentazione avverrà domani alle ore 16 presso Villa Caprile a Pesaro. L’autrice Marina Mannucci presenta “Un team, cinque artisti, una nonna. La nascita di FantaSanremo attraverso gli occhi di uno dei suoi creatori” edito da Bertoni Editore.

Alla presentazione, insieme all’autrice, ci sarà la docente Fiorenza Rivela. Si tratta di un breve romanzo che intreccia la storia di come è stato inventato il gioco sul festival della Canzone Italiana per eccellenza, con la storia di più generazioni che negli anni hanno seguito il Festival di Sanremo sin dai suoi esordi, e di come la visione del festival sia cambiata nel tempo. Nella prima storia, narrata da un punto di vista da “dietro le quinte” del FantaSanremo, c’è la vita, che col suo modo ironico, a volte crea le condizioni per far funzionare le cose, seppure in un momento in cui il mondo è stato sconvolto. C’è una pandemia che ha bloccato il mondo dello spettacolo e dalla quale è nata questa folle idea che è diventata virale. Ci sono generazioni di persone che sono intrecciate tra loro da valori e interessi comuni, la musica in primis, e il Festival di Sanremo, che è istituzione della canzone italiana. Il gioco è riuscito a mettere tutti sullo stesso piano, abbattendo barriere legate all’età, ai generi e ai ruoli. Parallelamente c’è la storia di una giovane donna che nel 1955 accende la televisione e per la prima volta vede trasmesso in diretta il Festival di Sanremo. Quelle canzoni arrivano a tutte le famiglie italiane, e in particolare a lei: finiranno per accompagnarla per tutta la vita e le daranno modo di essere la “nonna” di FantaSanremo.

«Ho voluto intrecciare due storie ben diverse, ma accomunate da più punti. Il primo denominatore è il Festival di Sanremo, l’altro i valori tramandati da nonna a nipote.  Grazie all’esperienza diretta con FantaSanremo, soprattutto agli inizi, ho avuto modo di vivere il dietro le quinte del fenomeno tra stanchezza, felicità, incredulità, e il primo interesse al “caso” da parte dei media nazionali. È stata un’esperienza incredibile e soprattutto inaspettata – spiega Marina Mannucci, autrice del romanzo e tra le primissime nelle file del game divenuto fenomeno nazionale – Grazie alla presenza massiccia di mia nonna nella mia vita, che ama raccontarsi, è appassionata di musica in generale e in particolare delle canzonette di Sanremo, è nata la storia che altrimenti non avrei potuto narrare: quella del primo Sanremo trasmesso in televisione. Lei è la protagonista della seconda storia ed è presente anche nel titolo, che modifica lo slogan del FantaSanremo (un team, cinque artisti, un capitano) in “Un team, cinque artisti, una nonna”.  La seconda storia è anche quella di un’altra generazione che viveva in modo totalmente diverso dalla mia, per esempio non aveva i social, tanto per dirne una. Questi due piani temporali, il passato e l’attualità, si susseguono nel libro e trovano il modo di intrecciarsi, grazie ai valori tramandati e alle persone, che alla fine, a prescindere dall’anno di nascita sono sempre accomunate dalla stessa voglia di stare insieme, di sorridere e di cantare”.

Maikol Di Stefano


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