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«Stabilità della direzione, budget e dipendenti. Occhi aperti sul futuro dell’Ast di Fermo»

IL MONITO del segretario regionale della Cisl Fp sul presente e futuro prossimo dell'azienda sanitaria territoriale, punto per punto

Giuseppe Donati, Segretario Cisl Fp

«La Cisl Fp con il suo quadro dirigente e la Rsu ha sicuramente apprezzato la velocità con la quale la Giunta regionale ha provveduto a dare risposta alla decisione del dott. Gentili di porsi in pensione a fine anno. Addirittura troppa velocità visto che il nome del nuovo direttore è arrivato con largo anticipo quando l’attuale Direttore è ancora pienamente alla guida della Ast e teoricamente potrebbe anche ripensare la sua decisione. Detto questo il quadro dirigente della Cisl fp è fortemente impegnato a sorvegliare che non vi siano interruzioni o rallentamenti nei vari percorsi interni alla Ast iniziati e portati avanti dalla Direzione Generale in collaborazione con la parte sindacale».

E’ quanto fa sapere proprio il segretario regionale Cisl Fp, Giuseppe Donati che poi entra nel dettaglio delle questioni sul tavolo. «Dopo l’approvazione del Contratto Integrativo Aziendale del triennio normativo 2023-25 ed economico 2023, la priorità per la Ast di Fermo sarà garantire il percorso di discontinuità con le politiche di precedenti direzioni che hanno indebolito e fiaccato personale e servizi a causa di tagli continui e razionamento di risorse. Per questo sarebbe molto importante assicurare che oltre al cambio forzato del Direttore Generale per sua personale decisione, non ce ne siano altri all’interno della Direzione a seguito dell’arrivo del sostituto. La stabilità direzionale è dirimente per l’Azienda Sanitaria fermana che dovrà affrontare sfide decisive e lo dovrà fare con una Direzione forte, competente e qualificata. Il lavoro non mancherà. Dal nuovo piano assunzioni, che dovrà tenere conto anche dei nuovi ospedali da attivare (primo quello di Amandola e a seguire quello di S. Claudio a Fermo) in una situazione di forte carenza di professionisti ed operatori, proseguendo con il piano strategico aziendale e l’assegnazione del nuovo budget. Su quest’ultimo punto, avvertiamo la politica locale e la conferenza dei Sindaci di essere all’erta. Le strategie sanitarie possono essere concretizzate se ci sono le risorse economiche e finanziarie. Non si fanno le nozze con i fichi secchi al di là delle promesse. Vanno chiesti i criteri con i quali i nuovi budget andranno assegnati alle Aziende marchigiane. Ce ne sono alcuni che se applicati, sottraranno a Fermo miglioni di euro di risorse. Non possiamo continuare ad essere la cenerentola delle Marche pagando lo scotto dello scarso peso politico nel quadro generale regionale. Va rispettata la dignità dei cittadini e dei professionisti di Fermo ed uscire dalla logica del passato per cui all’Azienda fermana veniva riservato “quello che restava” dopo la spartizione delle risorse attribuite a territori più sponsorizzati politicamente. Se veramente l’aria è cambiata, come ci auguriamo, lo di vedrà concretamente da ciò che avverrà a livello regionale in concreto nelle prossime settimane ma occhio, tutti all’erta perché, come dice il vecchio proverbio “chi dorme non piglia pesci”. Fermo ed il Fermano, sono stanchi di prenderli in faccia…i pesci».

«Altro monito, che la Cisl Fp invia, stavolta all’attuale Direzione, è quello di evitare strappi con i dipendenti. Decisioni organizzative o interpretative, di norme, assunte in modo affrettato e non condiviso, non faranno altro che aumentare l’esasperazione di gran parte dei professionisti ed operatori della sanità fermana già molto provati da tre anni di pandemia e la loro fuga altrove. Per questo andranno sollecitamente garantiti innanzitutto gli impegni assunti all’interno de Contratto Integrativo Aziendale in primis le nuove progressioni economiche (Dep) e – continua Donati – l’aumento delle indennità come concordato ma anche il rispetto della tempistica per la stabilizzazione dei precari Covid entro fine anno.
La Cisl Fp giudica positive le nuove assunzioni anche se a tempo determinato, di 16 Assistenti Amministrativi ma va mantenuto a tutti i costi l’organico aggiuntivo di infermieri ed OSS perchè senza, non vi sarà possibilità di garantire la copertura dei turni di servizio. Preoccupa la carenza di altre figure come quelle dei Tecnici di Laboratorio ed in special modo la situazione della Medicina Trasfusionale.
Il personale va pagato e ricompensato per l’enorme lavoro che ha fatto e sta facendo quindi alla Ast e alla Regione Marche sollecitiamo di risolvere i problemi tecnici ed amministrativi legati all’applicazione della nuova riforma sanitaria. Ad esempio, l’impossibilità attuale di riconoscere i pagamenti dovuti a dipendenti transitati da una ex area vasta ad un’altra. E’ inaccettabile che dipendenti vantino crediti pregressi di migliaia di euro e non possano vederseli riconosciuti a causa di ritardi di adeguamento del sistema informatico o perché le attuali Ast non si accordano sulle modalità per farlo. Sono situazioni che fanno solo male all’immagine e alla reputazione di un sistema che mostra falle imbarazzanti. Quindi, tutti a lavoro ognuno per la sua parte e competenza ma occhi molto aperti».

 


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