«Mi permetto di intervenire anche io, in qualità di esercente commerciale nella piazzetta della chiesa di Marina Picena, per sapere se qualcuno della nuova amministrazione ha intenzione di fare qualcosa per combattere lo spaccio a tutte le ore del giorno, per contrastare gli atti di microcriminalità. Abbiamo ormai le auto che sono quadri di Picasso per quanti sfregi volontari hanno subìto, per i furti tentati e ahimè anche riusciti che abbiamo subìto alla nostra attività negli ultimi mesi e per eliminare tutte le persone losche e tossici che vi stanziano a tutte le ore». Continua la polemica sulla sicurezza a Porto Sant’Elpidio e non riguarda solo il centro città. Dopo gli interventi da parte delle forze dell’ordine per episodi di raptus degli scorsi giorni avvenuti nell’area di piazza Garibaldi, ad alzare la voce ora sono residenti e commercianti della zona nord della città.
A parlare è Lucia Ferroni, tramite i social, titolare dell’attività PS Love. «Siamo stanche di aver paura di uscire la sera dal negozio, paura perché siamo tutte ragazze, paura di essere derubate o aggredite per rubarci l’eventuale incasso. Qualcuno della ridente nuova amministrazione ha intenzione di intervenire o pensa solo che mettere un albero e tre bancarelle per Natale sia sufficiente a sgominare tutto ciò? – prosegue la Ferroni nel proprio sfogo – È possibile che in quella piazza non si possano mettere le telecamere che vigilano e sorvegliano su tutto quello che accade, nell’interesse di tutti ovviamente?».
Parole che fanno eco a quelle di Rosa Di Lella, titolare del bar Delirium e residente nella zona. «Vorrei sapere se c’è in programma un determinato concetto di sicurezza per chi come me porta a spasso il cane nei pressi della chiesa San Pio X di Marina Picena e si ritrova alle 17 circa scorribande di “passamano” e anche alle 4.30 del mattino quando li porto prima di andare al lavoro. A quell’ora potrei stendere un enunciato politico di visioni e soprattutto di passaggi sotto gli occhi di tutti, per non parlare della solita signorina che staziona oramai davanti al parcheggio del supermercato di via Canada che non essendo dotata di bagni chimici utilizza la natura come servizi igienici a cielo aperto».
Maikol Di Stefano
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