Donna e scienza protagoniste al Tombolone scientifico del Montani

FERMO – L'istituto fermano apre le porte, il 28 dicembre alle 15, al tradizionale appuntamento dedicato ai bambini e ai ragazzi tra esperimenti e giochi. Al centro dell'evento ci sono le vite delle scienziate, figure femminili che hanno fatto la storia nel mondo Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics)

 

di Matteo Malaspina

Non poteva mancare quest’anno il tradizionale appuntamento con il Tombolone scientifico dell’Itt Montani di Fermo, giunto alla 17esima edizione. Le porte dell’istituto fermano si apriranno il 28 dicembre alle ore 15 per accogliere i bambini e i ragazzi e proiettarli nel mondo della scienza: un modo ludico per avvicinarli a questo mondo e stupirli attraverso gli esperimenti fatti nei laboratori scolastici. Ai partecipanti verranno consegnate delle cartelle con cinque numeri e dovranno riempire tutte le caselle riproducendo le prove. Si partirà dal Biennio e ci si dovrà spostare nei vari laboratori. Chi completerà la cartella riceverà un premio che consiste in un numero della rivista digitale ”Sapere” dedicato alle Stem e alle donne.

Ed è proprio il binomio Stem e figure femminili il tema di questa edizione. «Ogni esperienza ha una scienziata come madrina e verranno raccontate le vite di quelle donne che hanno dato molto alla scienza con le loro idee e il loro lavoro – spiega l’organizzatrice, la professoressa Teresa Cecchi -. Apriamo ad una questione di genere perché speriamo che questo indirizzo venga visto con interesse anche dal genere femminile. Gli ultimi dati ci dicono che le ragazze che si laureano in materie scientifiche sono la metà dei ragazzi ma negli ultimi open day abbiamo comunque notato una grande presenza femminile».

Cambia anche il logo, con Albert Einstein che sarà affiancato da Rita Levi Montalcini e, da quest’anno, saranno presenti anche nelle t-shirt realizzate per l’occasione e che verranno indossate dallo staff.

«Due sono i fronti del Tombolone. Uno è quello della scuola che capitalizza l’esperienza culturale e apre le porte alla città e l’altro è l’intento di raccontarsi all’interno dell’orientamento – aggiunge la dirigente scolastica Stefania Scatasta -. Ogni anno le novanta caselle hanno trovato dei contenuti all’interno di uno sfondo come integratore culturale che non necessariamente rientra in una visione scientifica. Quest’anno, sulla scia di scelte di contenuto a livello curricolare, siamo passati ad una visione dedicata alla figura della donna con l’intento di aprire il fronte di una scuola tecnica al femminile. Abbiamo bisogno di integrare i linguaggi dei diversi indirizzi che si ritrovano con un metodo comune a portare a sintesi le loro diversità».

Un progetto che al Montani ormai è diventato parte integrante del curricolo, su cui lavorano insieme professori e studenti per preparare i vari esperimenti e i giochi da proporre ai bambini in quella giornata. Un impegno che dura mesi perché, come spiegano i ragazzi, «la sfida è prendere i concetti, studiarli e adattarli a tutti. Un appuntamento bello per i bambini ma anche per noi e, infatti, uno degli aspetti negativi è che come staff non possiamo partecipare al Tombolone».

Novità di quest’anno sarà il Montani Hour: quando alle 19 il Tombolone chiude, gli oltre 300 studenti dell’istituto impegnati nell’organizzazione della giornata potranno stare insieme con un apericena.

 

 


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