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Tagli all’orario del poliambulatorio di Petritoli. Pezzani: «Chiederò il ripristino delle ore» Pistolesi: «Solo 20 numeri per l’utenza»

PETRITOLI - Di fatto, c'è stato un taglio del 40%, si è passati da 5 a 3 ore al giorno per i dipendenti della cooperativa. Questa mattina solo 20 numeri a disposizione per accedere ai servizi. Il primo cittadino. La denuncia del consigliere comunale di Monterubbiano, Umberto Pistolesi. Il sindaco di Petritoli: «Attendo i dati di questi giorni per scrivere e far presente la situazione alla direzione dell'Azienda sanitaria territoriale»

di Serena Murri

Poliambulatorio di Petritoli, tagli al punto prelievi. Ridotti orario e personale. Il sindaco Luca Pezzani non esita: «Chiederò il ripristino delle ore». Questa mattina chi doveva fare le analisi ha trovato a disposizione solo 20 numeri per mettersi in fila, gli altri sono rimasti col cerino in mano. Questa l’amara sorpresa per chi si è recato al Poliambulatorio di Petritoli, struttura pubblica in gestione il servizio del punto prelievi ad una cooperativa.

Il racconto di Umberto Pistolesi (consigliere comunale a Monterubbiano): «Alle 8.40 c’era già la fila alla macchinetta che non dava più numero perché era stato inserito solo un rotolo da 20 numeri e di solito, fino alle 9, l’ambulatorio è sempre pieno. In questo caso, i numeri erano finiti da 20 minuti. Volevo protestare ma la caposala non c’era. C’è chi mi ha detto che erano stati ridotti orari e personale. Per questo, c’erano 20 numeri e basta. Così veniamo “spinti” verso il privato. Io infatti, avendo l’auto, sono andato a Fermo, presso un laboratorio privato, appunto, dove l’accettazione è aperta fino alle 10 ma avevo il numero 62. Ma gli anziani come fanno? Questa mattina c’era anche una persona con le stampelle. È un disagio per l’utenza, significa una perdita di servizi per i cittadini meno ricchi e meno giovani».

Una riduzione del servizio che fa emergere la strategicità del poliambulatorio di Petritoli, punto di riferimento per tanti utenti del territorio. Il poliambulatorio infatti, non accoglie solo i residenti, questa mattina c’erano persone da Lapedona e Monterubbiano. Spesso, per usufruire dei servizi del poliambulatorio, arrivano persone anche da Carassai che trova in Petritoli un luogo più vicino, piuttosto che andare a San Benedetto del Tronto. Il poliambulatorio, di solito, è aperto dalle 7.30 della mattina e accoglie diverse persone dall’entroterra, anche da Montottone e paesi limitrofi. Con questo metodo, qualcuno rimarrà sempre senza biglietto e soprattutto senza analisi.

A confermare l’esistenza del disagio è il sindaco di Petritoli, Luca Pezzani, che era già al corrente della riduzione dell’orario. Il primo cittadino, in questi giorni, aveva già raccolto le lamentele di altri residenti di Petritoli.

«Stavo monitorando la situazione per avere un feedback più chiaro ma – le dichiarazioni del primo cittadino – avevo già fatto presente la mia contrarietà alla misura messa in atto. Se nei prossimi giorni continuerà così e il servizio non verrà ripristinato, sarà mia premura continuare a cercare di far cambiare idea alla direzione generale».

Di fatto, c’è stato un taglio del 40%, si è passati da 5 a 3 ore al giorno per i dipendenti della cooperativa. In teoria, il servizio non cambia e non sarebbe stato ridotto il numero di ore di apertura al pubblico ma, in pratica, sarebbe stato ridotto il numero delle ore a disposizione del dipendente della cooperativa. Il sindaco Luca Pezzani, si è detto subito contrario alla decisione che è stata definita come una riorganizzazione del servizio da parte dell’Ast: «Ho detto espressamente che non ero d’accordo – ha spiegato Pezzani – sul fatto che il servizio venisse ridimensionato. Ho promesso alla direzione che avrei attenzionato personalmente il servizio che è partito martedì. Avrei atteso 5 giorni per avere un quadro più chiaro. Ho preso atto del fatto che il servizio, a seguito dei tagli, è stato stravolto, con conseguente disagio per i cittadini e per tutta l’utenza. Ribadisco la mia contrarietà a questa decisione. Attendo i dati di questi giorni per scrivere e far presente la situazione alla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale».


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