Presentata la mostra “Scarpe rosse – quando il design diventa Simbolo” al palazzo dei Priori

FERMO - L'esposizione pensata per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne è visitabile da oggi fino al 15 febbraio. Presenti anche due paia di scarpe realizzate dagli studenti dell'Ipsia che svolgono una masterclass Fendi

di Francesco Silla

Questa mattina, nella sala del gabinetto del sindaco a Palazzo dei Priori, è stata presentata la mostra “Scarpe rosse – quando il design diventa Simbolo”, organizzata da Confindustria Fermo con il supporto dell’amministrazione comunale, della Regione Marche, della provincia di Fermo e delle commissioni pari-opportunità della regione, della provincia e del comune di Fermo. Presenti anche gli studenti del 5° dell’Ipsia di Fermo che svolgono una masterclass Fendi e che hanno realizzato due paia di scarpe per la mostra. L’esposizione sarà visitabile da oggi, venerdì 26 gennaio, fino al 15 febbraio a Palazzo dei Priori.

«Un grazie a Confindustria e a tutti i partner e i ragazzi che sono qui – ha esordito Micol Lanzidei, assessore alla cultura del comune di Fermo – Una donna che indossa scarpe rosse viene vista come una donna intraprendente, in realtà il rosso è un colore che cambia a seconda delle culture. Per noi è il colore della forza ma anche della passione. Le scarpe rosse sono protagoniste di molte opere d’arte, penso ad esempio al mago di Oz. Dal 2009, dopo l’installazione Zapatos Rojos dell’artista Elina Chauvet, queste scarpe rappresentano la lotta contro il femminicidio. L’artista ha pensato di foderare una piazza con molte paia di scarpe rosse tutte diverse. Ogni paio raccontava una storia di paura e di dolore ma anche la voglia di voler superare il dolore e questa paura. Il grandissimo potere evocativo di questa installazione ha avuto una grande eco ed è diventato un simbolo contro il femminicidio, piaga della nostra società. Bisogna agire prima di tutto attraverso interventi formativi, per insegnare alle future generazioni il principio del rispetto».

Sono arrivate poi le dichiarazioni di Valentino Fenni, presidente della sezione calzature di Confindustria Fermo: «Abbiamo abbracciato questa iniziativa del centro antiviolenza di Vigevano e l’abbiamo portata anche a Porto Sant’Elpidio. Una mostra importante anche a livello informativo e che ha dato luce ad un tema che ha bisogno di essere affrontato».

L’imprenditrice Lara Vallasciani ha sottolineato: «È necessario che il messaggio della mostra venga divulgato da tutti, uomini e donne. C’è assoluto bisogno di tutti. Sono d’accordo con l’assessore, bisogna partire dalle scuole per attuare un cambio della società. Importantissima la presenza dei ragazzi oggi. Sono curiosa di vedere le scarpe che hanno realizzato ma anche felice per il doppio messaggio che la mostra divulga.».

«Nel giro di pochissimo tempo l’assessore Lanzidei e Confindustria hanno organizzato e portato a Fermo questa mostra – ha spiegato il sindaco Paolo Calcinaro -. Molti non si  rendono conto che, purtroppo, la concezione di una donna quasi da possedere, è ancora presente in un Paese evoluto come il nostro. Soprattutto in menti violente e impari. Queste situazioni si ritrovano anche in situazioni a noi vicine. Momenti come questo ce lo ricordano e sensibilizzano. Se da qualche conoscente captiamo qualcosa di insano in una relazione, abbiamo il dovere di fare qualcosa. Ci deve essere una rete sociale di protezione e non deve essere solo quella delle forze dell’ordine.».

«Uno dei nostri compiti istituzionali è quello di parità tra uomo e donna. Con successo abbiamo creato una rete con le commissioni provinciali e regionali. C’è bisogno di un cambio di paradigma perché le leggi ci sono e vengono implementate. Eppure, continuano ad esserci anche le stesse tragiche notizie. Il ruolo della donna è cambiato all’interno della famiglia e della società ma la nostra cultura non sembra averlo compreso. Iniziamo a vedere dei cambiamenti nelle nuove generazioni. Tutto parte dal rispetto, dalle famiglie e dalla scuola. Stiamo portando avanti iniziative che comprendono anche e soprattutto gli uomini, entrando nelle carceri maschili con laboratori e sensibilizzazione» ha spiegato la presidente della commissione pari opportunità regionale Maria Lina Vitturini, a cui sono seguite le dichiarazioni della presidente provinciale Francesca Palma: «Portiamo avanti una rete attiva e propositiva. Già il titolo di questa mostra è perfetto, legando la produttività e il design al simbolo della lotta e alla tematica. La scarpa rossa è diventata un simbolo di lotta, noi dobbiamo riportarla ad essere un simbolo di bellezza. Bisogna impegnarsi in tutti i campi in un’ottica di continua emancipazione per arrivare alla parità».

La presidente della commissione pari opportunità comunale Romina Giammarini, ha aggiunto: «È stata un’emozione avere questa sala piena. Per vedere germogliare questo campo c’è bisogno di annaffiarlo. Bisogna partire da classi di studenti come questa di oggi. Abbiamo bisogno di cose tangibili, come queste scarpe rosse, che diventano simbolo e che servono a riflettere».

Gli studenti hanno poi illustrato i modelli di calzatura pensati con Fendi: «Speriamo che possano portare ad azioni concrete».

Come si diceva la mostra è visitabile fino al 15 febbraio, secondo gli orari di visita del Palazzo dei Priori.

 


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