facebook twitter rss

Cemento al posto delle piante, il Comitato sbotta. «Gli attenti al verde cittadino non si contano più»

PORTO SAN GIORGIO - Nel mirino degli ambientalisti finiscono questa volta i lavori in viale della Vittoria, di fronte al circolo tennis, dove al posto delle buche lasciate sul marciapiede, conseguenti all'abbattimento dei pini che si trovavano lì, si è optato per chiudere tutto con il cemento. Una scelta contestato dal Comitato per la salvaguardia del viale Cavallotti e del verde di Porto San Giorgio. Il suo portavoce, Franco Paci, non lesina critiche.

Nel mirino degli ambientalisti finiscono questa volta i lavori in viale della Vittoria, di fronte al circolo tennis, dove al posto delle buche lasciate sul marciapiede, conseguenti all’abbattimento dei pini che si trovavano lì, si è optato per chiudere tutto con il cemento. Una scelta contestato dal Comitato per la salvaguardia del viale Cavallotti e del verde di Porto San Giorgio. Il suo portavoce, Franco Paci, non lesina critiche.  «Continuano inesorabili gli attacchi agli alberi e all’ornato della città -scrive Paci-  non contenti abbastanza di procedere con gli abbattimenti di alberi, anche storici, ora si registra il tentativo di far persino dimenticare ai più distratti dove si trovavano gli alberi abbattuti». Il Comitato fa riferimento proprio a quanto accaduto in viale della Vittoria solo qualche giorno fa.

«Abbiamo sperato per tanto tempo che si fosse proceduto alle ripiantumazioni di quei pini che per varie ragioni, tutte opinabili, erano stati eliminati ma la realtà si è dimostrata ben diversa. Le buche in cui c’erano ancora le basi dei tronchi abbattuti, anziché essere riutilizzate per il necessario ripristino del pubblico ornato, sono state eliminate con colate di cemento con il chiaro intento di far dimenticare che il viale era alberato. Gli attentati al verde cittadino non si contano più». Per gli ambientalisti «la città sta perdendo tutta la bellezza che ancora manteneva e che ne faceva un luogo piacevole e raro, tanto da essere scelta da un turismo a dimensione umana. Questa ennesima triste vicenda, testimonia che la cura e il bene della città non sono obiettivi prioritari per le varie amministrazioni.
Confidiamo nel fatto che chi verrà in futuro vorrà rompere quel cemento per ripristinare il segno più importante dell’ornato pubblico di Porto San Giorgio».

S.R.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti