Ex Fim, i dubbi del Coordinamento: «Ci convochino per la prossima Conferenza dei servizi, lo dice la legge»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il Coordinamento: «Dalla stampa, il sindaco ci informa che una volta completate le indagini integrative, avremo un quadro aggiornato e dettagliato sui livelli di inquinamento della Cattedrale per poter riconvocare la Conferenza dei servizi e valutare le eventuali variazioni al progetto di bonifica. Stavolta il Coordinamento si aspetta di potervi partecipare attivamente, così come sancito dalle Leggi vigenti»

foto dal Comune di Porto Sant’Elpidio

«Nei giorni scorsi il Coordinamento ha inviato le proprie osservazioni in merito al Piano prelievi 2023, che ha preso il via ieri mattina, 19 febbraio. All’interno di questo documento abbiamo espresso le nostre perplessità su diversi punti fondamentali, e abbiamo chiesto specifiche integrazioni e modifiche. Innanzitutto, abbiamo rilevato che lo stesso Piano, per poter essere validato e diventare esecutivo, doveva essere approvato da un’apposita Conferenza dei Servizi, come indicato dalla proprietà stessa. Invece non è andata così. La Conferenza dei Servizi non è stata convocata e, per dare seguito alle richieste dell’ultima Conferenza dei Servizi (gennaio 2023), si è ritenuto sufficiente il parere del Tavolo Tecnico del novembre scorso». Si apre così la nota del Coordinamento riguardo le dichiarazioni di ieri del sindaco, Massimiliano Ciarpella, sull’Ex Fim.

«In realtà, le indicazioni della Conferenza, su espressa richiesta della Soprintendenza, parlavano di “indagini sull’intero paramento murario della Cattedrale”, cioè per tutta la sua altezza e la sua estensione. Invece apprendiamo che i prelievi vengono effettuati a 1,5 e 10,00 ml. Questo dato, fornito tramite un comunicato stampa dell’amministrazione comunale, non rispetta quanto stabilito nell’ultima Conferenza dei Servizi. In realtà, il Piano 2023 prevede prelievi soltanto a 1,5 e 5,00 ml e non per l’intera altezza del fabbricato che è di circa 18,00 metri.
Hanno cambiato le volontà in corso d’opera senza ulteriori passaggi amministrativi necessari in casi come questo? Oppure l’indicazione dei 10,00 metri è soltanto un refuso?». Il Coordinamento ha esplicitamente chiesto una variazione del Piano 2023, sia tramite le proprie osservazioni, sia durante i lavori della Commissione IV (del 16 gennaio scorso) affinché le indagini fossero effettuate per l’intera altezza della Cattedrale.

«Altro fatto di cui ci preme sottolineare l’incongruenza – si legge, ancora, nella nota – è quello relativo alla preoccupazione per la sicurezza e la salute dei cittadini e dei lavoratori che in quell’area devono intervenire, tanto che la Cattedrale viene presentata come un bubbone da estirpare. Dalla stampa, il sindaco ci informa che una volta completate le indagini integrative, avremo un quadro aggiornato e dettagliato sui livelli di inquinamento della Cattedrale per poter riconvocare la Conferenza dei servizi e valutare le eventuali variazioni al progetto di bonifica. Stavolta il Coordinamento si aspetta di potervi partecipare attivamente, così come sancito dalle leggi vigenti».


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