di Maikol Di Stefano
Nuovo show, si fa per dire, della “picchiatrice seriale” a Porto Sant’Elpidio. Un nuovo episodio con al centro la giovane donna di origini nordafricane, residente a Fermo, si è consumato stavolta nel bar di una stazione di rifornimento lungo la Statale adriatica. Nessuna colluttazione stavolta, ma l’ennesimo episodio di minacce e atteggiamenti provocatori che hanno portato all’arrivo delle forze dell’ordine. «La situazione che si è creata è sempre la stessa, reiterata in più occasioni. – spiega l’assessore alla sicurezza, Enzo Farina – Ho parlato con la titolare del bar, la ragazza è arrivata già in condizioni alterate. Ha chiesto del vino, una volta consumato, si è rifiutata di pagare. Si è innescata una controversia tra barista e cliente, i toni si sono alzati e sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri. La ragazza nonostante la presenza dei militari ha continuato ad inveire e minacciare sia a parole che con gesti. Le forze dell’ordine l’hanno dovuta contenere, fino al momento in cui non è tornata la calma».
I precedenti
Nelle scorse settimane la ragazza è già stata al centro di simili episodi, sempre in attività commerciali di Porto Sant’Elpidio, qualche volta arrivando anche ad alzare le mani. In ambedue le occasioni erano volati schiaffoni verso altre due donne. La prima ad essere rimasta vittima della “picchiatrice” è stata la compagna del titolare di uno stabilimento balneare, che durante il servizio del pranzo domenicale essendo al completo, aveva dovuto respingere la possibile cliente. Un “no” che aveva fatto scattare l’ira della donna, che dalle minacce era ben presto passata ai fatti colpendo in faccia la ragazza che l’aveva gentilmente accompagnata verso l’esterno. Un secondo episodio, finito sempre con l’aggressione fisica, è avvenuto, pochi giorni fa, in un pubblico esercizio nei pressi di via Cesare Battisti. Qui la donna, dopo aver consumato senza poi pagare, aveva iniziato a creare disordini. Una volta intervenuta la titolare, anche qui la cliente è passata alle maniere forti per divincolarsi. Uno schiaffo e successivo arrivo di volontari della Croce Verde e militari a riportare la calma. Non sono però solo questi gli episodi, in totale sono ben sette le attività e i locali visitati dalla donna e nei quali ha creato disordini.
Le parole dell’amministrazione
In tutto questo l’amministrazione comunale, insieme alle forze dell’ordine, sta cercando di capire come muoversi. «Si tratta di una persona che ha sicuramente problemi, la quale è già stata sottoposta ai trattamenti sanitari obbligatori in più di un’occasione. – spiega l’assessore alla sicurezza, Enzo Farina – Noi stiamo cercando di capire in quale modo, come realtà amministrativa, possiamo intervenire concretamente sul problema. Nel frattempo il ringraziamento va alle forze dell’ordine il cui intervento è sempre tempestivo, anzi mi spiace vederli arrivare, subire anche le offese da parte di questa persona, e trovarsi con strumenti logistici e normativi insufficienti per poter intervenire. Una volta le caserme erano dotate di ‘celle di contenimento’, chiamiamole così, dove poter condurre soggetti alterati e far passare loro lì dentro la notte e sbollire il tutto. Erano un deterrente, oggi non esiste più neanche questo. Sicuramente c’è bisogno di un aiuto concreto, di leggi che permettano un intervento mirato a problematiche simili». Non è da escludere, a questo punto, visto il susseguirsi di denunce e querele nei confronti della donna, che possa scattare il daspo urbano.
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