facebook twitter rss

Sanità, sospeso il nuovo tariffario per i laboratori privati. «Le liste di attesa rischiano di scoppiare»

SANITA' - Soddisfatti ma la guardia resta ancora alta. Dopo la trasferta romana di ieri, i responsabili sindacali che rappresentano i laboratori privati delle Marche tornano tirando un sospiro di sollievo grazie alle rassicurazioni ottenute dal Ministro della salute Schillaci il quale ha posticipato nuovamente l’entrata in vigore del nuovo tariffario di specialistica ambulatoriale.

di Sandro Renzi

Soddisfatti ma la guardia resta ancora alta. Dopo la trasferta romana di ieri, i responsabili sindacali che rappresentano i laboratori privati delle Marche tornano tirando un sospiro di sollievo grazie alle rassicurazioni ottenute dal Ministro della salute Schillaci il quale ha posticipato nuovamente l’entrata in vigore del nuovo tariffario di specialistica ambulatoriale prevista per il 1 aprile. Una sospensione richiesta ed ottenuta a margine dell’incontro-protesta promosso nella capitale dalle principali sigle di categoria: Feder Anisap, Confapi, Associazione Imprese sanitarie indipendenti, Unindustria, Fenespat, Federlazio, Anmed, Federbiologi, Aiop, Aris.

Per la Federlab Marche era presente Nicola Marchionni. «E’ stato un incontro produttivo – spiega- poiché abbiamo ottenuto la sospensione del provvedimento dallo stesso Ministero. Questo significa che ci sarà tempo per rimodulare le tariffe e intavolare un nuovo confronto con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto che questi tagli rischiano di avere sulle nostre attività e sugli utenti». I numeri dicono che solo nelle Marche operano circa 50 laboratori di analisi privati con 500 dipendenti. Le nuove tariffe decise dal Governo, che avrebbero dovuto essere operative dallo scorso 1 gennaio, prevedono tagli fino al 46%. Una scelta motivata dalla necessità di effettuare risparmi sulla sanità nazionale. Ma le cui conseguenze si abbattono pure sui laboratori e centri privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale. Il tariffario ora sospeso avrebbe come conseguenza quella di costringere gli stessi laboratori a sospendere alcuni servizi con aggravio di lavoro per il servizio pubblico già oberato. Ergo, anche per le analisi si profilerebbero lunghe liste di attesa. Della vicenda è stato anche interessato il Tar del Lazio che dovrebbe valutare il ricorso della associazioni a maggio. Intanto ci si muove anche su un altro fronte, quello della Regione. Ma qui Marchonni è più scettico. «Ci siamo incontrati con i rappresentanti della Regione il 16 febbraio e ci siamo lasciati con l’impegno di essere convocati nuovamente dopo 15 giorni. Ad oggi, però, nessuna chiamata. Siamo totalmente ignorati dalle istituzioni regionali».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti