“Più sicuri insieme” Con Confartigianato si fa rete contro le truffe (Le Foto)

FERMO - Oggi pomeriggio, nella sala del Gabinetto del sindaco di Fermo, a Palazzo dei Priori, si è tenuto l'incontro "Più sicuri insieme", al fine di informare e attivarsi contro le truffe agli anziani. Un incontro promosso dal Comune di Fermo e dall'Anap Confartigianato, insieme alla Prefettura e alla Questura di Fermo. A moderare l'incontro Milena Sebastiani, coordinatrice Anap interprovinciale.

di Francesco Silla

Questo pomeriggio, nella sala del Gabinetto del sindaco di Fermo, a Palazzo dei Priori, si è tenuto l’incontro “Più sicuri insieme”, al fine di informare e attivarsi contro le truffe agli anziani. Un incontro promosso dal Comune di Fermo e dall’Anap Confartigianato, insieme alla Prefettura e alla Questura di Fermo. A moderare l’incontro Milena Sebastiani, coordinatrice Anap interprovinciale.

A fare gli onori di casa l’assessore Mirko Giampieri: «Porto i saluti del sindaco e ringrazio per aver scelto Fermo per questo incontro. Questa iniziativa è lodevole. Ci siamo anche noi mossi con prefettura e questura, andando nei centri sociali a spiegare come affrontare e come riconoscere queste truffe. Vogliamo preparare un volantino informativo dove racchiudere tutte le truffe utilizzate. In più, abbiamo attivato, tramite i nostri vigili urbani, un presidio davanti alle Poste nei giorni di ritiro della pensione. Sono contento che anche altre associazioni proseguano quest’iniziativa. Mettendoci in rete possiamo diffondere e combattere queste problematiche».

«Approfitto per ringraziare il Comune e le forze dell’ordine – il punto di Lorenzo Totò, vicepresidente Confartigianato imprese Fm-Ap-Mc -per le iniziative che si uniscono alle nostre. Noi come Anap seguiamo gli artigiani, ma è importante essere attenti anche a queste problematiche». A Totò hanno fatto eco i saluti del presidente interprovinciale Anap, Renzo Leonori: «Ho assunto l’incarico di seguire gli artigiani pensionati. Le problematiche principali sono due: sanità e truffe. Per la prima bisogna lavorare soprattutto dall’alto. Per la seconda possiamo dare una mano alle forze dell’ordine, che già svolgono un ottimo lavoro, attraverso l’organizzazione di incontri informativi come questo».

Per Guido Celaschi, presidente nazionale Anap, «l’Italia va verso un continuo allungamento della vita. Come sindacato dobbiamo quindi curarci anche dei nostri iscritti anziani. Ringrazio il governo per l’incontro col Ministro dell’Interno Piantedosi, che ha preso a cuore queste problematiche. Sono state create nuove leggi che vanno a colpire i truffatori. Questa iniziativa è stata organizzata, quindi, soprattutto grazie alla collaborazione con il Ministero. Oltre al danno subito, queste truffe lasciano anche segni psicologici. La vergogna potrebbe spingere i truffati a non denunciare. C’è bisogno quindi di intervenire in tutti gli ambiti. Il mio auspicio è che le persone presenti facciano da megafono per questo messaggio che ci porta ad attivarci contro tutte le truffe».

A seguire i due interventi, più tecnici, del viceprefetto di Fermo Giovanni Todini, e dal vicequestore Maria Raffaella Abbate.

«Ribadisco quanto detto dall’assessore Giampieri. La prefettura – il punto del viceprefetto Giovanni Todini – è a disposizione e si è già attivata insieme al Comune e alla Questura. Abbiamo presentato, qualche settimana fa, un protocollo di intesa tra tutte le forze dell’ordine per combattere questi reati. Continueremo a fare altri incontri nei centri sociali. Abbiamo realizzato anche un video per diramare informazioni utili quando si subisce una truffa o per riconoscerla per tempo. Ovviamente tutto questo rientra in un programma nazionale. Le truffe a danno degli anziani sono reati “odiosi”, perché colpiscono le persone fragili. Dobbiamo quindi attivarci per proteggerle».

«Questi incontri sono sempre importanti perché – la chiosa del vicequestore e dirigente dell’Anticrimine della Questura, Maria Raffaella Abbate – ci danno la possibilità di raccontare come agiamo e in che modo ci si deve comportare quando si ricevono telefonate strane ma che apparentemente sembrano innocue. – ha spiegato Abbate – Negli ultimi giorni abbiamo preso due persone che avevano effettuato una truffa a un’anziana. Questo grazie a qualcuno che aveva riconosciuto la truffa. Utile anche  la videosorveglianza che è stata controllata in seguito alla denuncia. Dobbiamo quindi continuare a organizzare questi incontri per informare e spiegare nella maniera più corretta tutte le procedure». A seguire, un partecipato dibattito con domande dei presenti per capire meglio i metodi diffusi di truffa.


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