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Tari, l’affondo della Baldassarri (Pd): «L’Amministrazione aumenta la tassa colpendo le famiglie»

PORTO SAN GIORGIO - «Il Comune aumenta la Tari per la seconda volta in due anni ma il sindaco scarica le responsabilità su cause diverse e altri interlocutori: Stato, inflazione, incremento costo materiali e, come consuetudine ormai, sulla passata Amministrazione. Piuttosto invece dica alla città perché ha scelto di addossare l'aumento della tassa sull'immondizia in primo luogo sulle famiglie» l'affondo della consigliera dem, Elisabetta Baldassarri.

Elisabetta Baldassarri

di Sandro Renzi

«Il Comune aumenta la Tari per la seconda volta in due anni ma il sindaco scarica le responsabilità su cause diverse e altri interlocutori: Stato, inflazione, incremento costo materiali e, come consuetudine ormai, sulla passata Amministrazione. Piuttosto invece dica alla città perché ha scelto di addossare l’aumento della tassa sull’immondizia in primo luogo sulle famiglie?». Così la consigliera dem, Elisabetta Baldassarri, all’indomani della decisione di aumentare la Tari, approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale. «Non sfuggendo al sindaco che più componenti compongono il nucleo familiare più la Tari aumenta, non gli è venuto nessuno scrupolo, prima di colpire le famiglie numerose, quelle famiglie che solo a parole e solo in campagna elettorale, interessano alla destra? Nessuno chiede al sindaco miracoli ma di lavorare con responsabilità e coerenza, senza essere ostaggio dell’angosciante incubo del giudizio dei sangiorgesi che gli hanno dato fiducia per amministrare e non per sentirlo sempre lamentarsi» prosegue la Baldassarri.

«Intervenendo in Consiglio comunale, su contenuti ricavati dall’ultimo Rapporto Arpa Marche disponibile, ho fatto riferimento per il nostro comune, non solo ad una percentuale di raccolta differenziata inferiore alla media marchigiana e paragonabile in realtà ad altri comuni costieri, simili al nostro per caratteristiche legate ad esempio al turismo concentrato in alcuni mesi dell’anno; produciamo 561 kg pro capite di rifiuti e per questo siamo tra i 9 comuni sui 225 delle Marche “attenzionati” in rosso» spiega la consigliera del Pd che aggiunge «su queste informazioni non si può che stringere un patto con la cittadinanza e gli operatori per evitare che queste criticità si ripercuotano poi sul costo del conferimento e quindi sulla Tari. Siamo stati amministratori e conosciamo bene le questioni ma non è più differibile, per citare alcuni esempi, una sperimentazione sulla tariffa puntuale, conoscere la destinazione e la progettazione del nuovo ecocentro, beneficiare di agevolazioni indirette rispetto ai comuni sede di discarica e destinatari di finanziamenti per rendere sostenibile la gestione e trattamento dei rifiuti»


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