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Centrale biometano, pronta la mozione di Putzu e Marinangeli: «Vanno valutati impatto e conseguenze»

FERMO - «Crediamo che la politica tutta dovrebbe ragionare in termini di valorizzazione del territorio, puntando ad un’offerta turistica utile ad attrarre investitori nelle nostre bellissime colline e non possiamo pensare che vengano costruiti tali impianti, senza affrontare l’impatto e i problemi che potrebbero causare alla collettività sia dal punto di vista turistico ma anche di riduzione del valore immobiliare delle case nelle zone limitrofe. Senza contare le questioni ambientali. Proprio per questo presenteremo una mozione in consiglio regionale coinvolgendo tutte le forze politiche ad esprimersi»

Da dx Andrea Putzu e Marco Marinangeli

«Abbiamo appreso che in zona San Marco alle Paludi, nel comune di Fermo e vicina ai comuni di Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e Monte Urano, stanno per costruire una centrale che produce biometano utilizzando 5.400 tonnellate di letame ogni anno. Si parla di una terreno di due ettari di superficie dove sorgeranno cisterne di stoccaggio e compostatori. Da quello che si legge sugli atti sarà un privato a costruire questa centrale su iniziativa privata. Cosa più sconcertante è la richiesta presentata a marzo 2023, presso il comune di Fermo, della Scia nel totale silenzio e approvata con silenzio assenso dagli stessi».
E’ quanto si legge in una nota dei consiglieri regionali Andrea Putzu (FdI) e Marco Marinangeli (Lega) che annunciano una mozione in Regione e rimarcano: «Questa centrale potrebbe creare un grande impatto nel nostro territorio e guardando dal punto di vista turistico sicuramente non valorizzerà il comune di Fermo ed gli altri comuni confinanti. Crediamo che la politica tutta dovrebbe ragionare in termini di valorizzazione del territorio, puntando ad un’offerta turistica utile ad attrarre investitori nelle nostre bellissime colline e non possiamo pensare che vengano costruiti tali impianti, senza affrontare l’impatto e i problemi che potrebbero causare alla collettività sia dal punto di vista turistico ma anche di riduzione del valore immobiliare delle case nelle zone limitrofe. Senza contare le questioni ambientali. Proprio per questo presenteremo una mozione in consiglio regionale coinvolgendo tutte le forze politiche ad esprimersi».

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