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«Piano casa, transizione energetica e digitale. Le sfide del futuro per i nostri territori» Intervista a Meri Marziali

L'INTERVISTA a tutto campo alla sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali, che è anche presidente dell’Unione Comuni della Valdaso e componente della direzione nazionale del Partito Democratico. Dalle nuove sfide per i Comuni alle Europee

La sindaca Meri Marziali (dx) qui con la segretaria del Pd Elly Schlein (foto Maria Felicetti)

Il comune di Monterubbiano ha recentemente approvato la graduatoria per l’assegnazione dei nuovi alloggi Erap ed è di questi mesi la consegna delle prime case. Mentre in fatto di transizione ambientale, ha avviato insieme agli altri centri dell’Unione dei Comuni il percorso per lo studio di fattibilità delle Comunità Energetiche rinnovabili.

Nel corso del 2023, su propria candidatura, Monterubbiano è stato inoltre inserito tra i 74 Comuni delle Marche classificati come Centro di Facilitazione Digitale, con la presenza settimanale di un Facilitatore digitale.

Ne parliamo con la sindaca, Meri Marziali, presidente dell’Unione Comuni della Valdaso e componente della direzione nazionale del Partito Democratico.

Quanto sono importanti questi tre temi per lo sviluppo dei territori e dei Comuni? Qual è la situazione con cui amministratori e cittadini si stanno confrontando?

«Direi che sono temi cruciali per lo sviluppo dei nostri territori e per il mantenimento di servizi indispensabili anche al contrasto dello spopolamento, visto anche l’inesorabile calo demografico che si registra ovunque e che penalizza maggiormente le piccole realtà. I piccoli comuni come Monterubbiano negli ultimi 10 anni hanno subìto un forte spopolamento: tra il 10 e il 12% passando da 2438 (2011) ai circa 2000 attuali (2023). Le cause sono purtroppo comuni a tutto l’entroterra: un saldo negativo tra decessi e nascite, un tasso di natalità che va riducendosi di anno in anno, l’invecchiamento della popolazione e l’emigrazione dei giovani e delle giovani coppie verso più grandi centri abitati che offrono opportunità lavorative e servizi. Il Covid aveva in un certo senso restituito anche valore ai nostri Comuni grazie alla qualità della vita che possono garantire ma la troppo spesso annunciata cultura diffusa di rivalutazione dei territori stenta a concretizzarsi. A ciò si aggiunge la diminuzione dei servizi a cui abbiamo assistito, presupposto fondamentale per essere attrattivi sotto diversi punti di vista: sociale, economico e turistico. Tuttavia, i processi di transizione, digitale o ecologica, vanno guidati e accompagnati dalle istituzioni che devono avere un ruolo importante per tenere insieme il complessivo quadro degli interessi potenzialmente coinvolti ed evitare diseguaglianze tra fasce di popolazione e tra territori».  

A proposito di transizione ecologica, come Unione dei Comuni avete avviato uno studio per il progetto sulle Cer (Comunità energetiche rinnovabili). Che cosa è emerso?

«Da parte dei cittadini sono emersi sia un interesse che una buona partecipazione agli incontri informativi ma saranno necessari ulteriori elementi di approfondimento. Come Unione dei Comuni lo scorso anno abbiamo deciso di avviare un percorso di progettazione delle Comunità Energetiche. Le Cer non solo rappresentano il futuro energetico ma sono anche una straordinaria risposta di politica attiva, una modalità aggregativa nella produzione e nella distribuzione di energia rinnovabile a livello locale che determina di per sé un diverso approccio verso la questione energetica e un consumo di energia molto più consapevole e responsabile.  Proprio per far sì che l’Amministrazione pubblica fosse protagonista nella guida di questo processo, come Unione abbiamo deciso di impegnarci affinché i 5 Comuni membri possano fruire di questa importante opportunità coinvolgendo cittadini ed aziende che ne vogliono far parte e condividendo obiettivi di miglioramento ambientale, sociale ed economico per gli stessi membri e per il territorio. Nelle settimane scorse il Comune di Monterubbiano, come gli altri Comuni dell’Unione, ha promosso e realizzato incontri con i cittadini, durante i quali sono state fornite informazioni di base. Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono offrire un contributo determinante per mitigare la povertà energetica, grazie alla riduzione della spesa, tutelando così anche i consumatori più vulnerabili, oltre a garantire la partecipazione attiva agli obiettivi di tutela e sostenibilità ambientale. Rappresentano un modello localmente efficace di risposta alle diverse crisi che caratterizzano il momento attuale, come quelle climatica, sociale ed economica. Nel processo di transizione energetica le Cer possono diventare un modello di innovazione. I cittadini e le istituzioni hanno la possibilità di utilizzare la generazione e la condivisione di energia rinnovabile per contrastare il cambiamento climatico, come strumento di democrazia e di solidarietà sociale e come esempio virtuoso di uno sviluppo basato sulla cooperazione».

Sindaca Marziali, anche la transizione digitale se non guidata può causare diseguaglianze tra fasce di popolazione e territori?

«Proprio così. E accompagnare la transizione digitale diventa di fondamentale importanza anche per l’amministratore di un piccolo Comune, chiamato a trasferire alle proprie cittadine e ai propri cittadini gli strumenti per non rimanere indietro in un modello sociale ed economico in trasformazione. Oggi il digitale è diventato una vera e propria infrastruttura, al pari di quelle materiali. Per questo motivo ci siamo candidati a diventare uno dei 74 “Centri di facilitazione digitale” della Regione. Nello specifico il comune di Monterubbiano ha messo a disposizione spazi fisici (uffici e biblioteca comunale spazio co working e co study) di accesso in cui i cittadini e le cittadine hanno un operatore che fornisce loro formazione e informazione sulle competenze digitali al fine di supportare efficacemente la loro inclusione digitale. Presso i Punti di Facilitazione Digitale aperti sul territorio marchigiano i cittadini e i visitatori di passaggio possono ricevere assistenza per imparare a utilizzare in autonomia i servizi digitali sia pubblici che privati. Parliamo della piattaforma Spid, Carta di Identità Elettronica, App IO, PagoPA, firma digitale ma anche e-commerce, piattaforme social, strumenti di videoconferenza e molto altro. I Facilitatori Digitali, qualificati come docenti di tecnologia digitale, erogano corsi di formazione presso i Punti di Facilitazione Digitale distribuiti sul territorio regionale. Il percorso formativo è stato appositamente predisposto per far conoscere agli utenti meno esperti gli strumenti necessari a esercitare i loro diritti di cittadinanza digitale, ma anche per consolidare le competenze digitali degli utenti più avanzati. Da dicembre anche nel comune di Monterubbiano hanno preso avvio questi incontri formativi».

Sindaca Marziali, quanto è sentito a Monterubbiano il problema del disagio abitativo? Nello specifico come state operando?

«L’abitare è una questione sociale che ho sempre considerato una priorità e a cui ho dedicato e dedico molta attenzione. Insieme alla transizione digitale ed ecologia, rappresenta un tema che ha caratterizzato l’attività dell’amministrazione comunale e che sta prendendo ancora più corpo in questo 2024, parallelamente alla rigenerazione urbana e al riuso di spazi per l’avvio di nuove attività commerciali in centro storico. Nei piccoli comuni Come il nostro i numeri rispecchiano la realtà nazionale e il problema riguarda soprattutto i giovani e le famiglie. Con la pubblicazione dell’avviso di assegnazione e della conseguente graduatoria, prima, e successivamente con la consegna dei primi alloggi di edilizia residenziale, il Comune di Monterubbiano ha voluto dare una risposta concreta alle necessità abitative che registrano una continua crescita. Proprio in questi mesi abbiamo assegnato le prime unità abitative alle persone in graduatoria e questo passaggio rappresenta molto per la nostra comunità. Casa è sinonimo di sicurezza, famiglia, futuro. Inoltre, in collaborazione con l’Erap nell’ambito del progetto “Sicuro, Verde, Sociale” due alloggi di piazza Calzecchi Onesti sono stati destinatari di un intervento di ristrutturazione (fondi Pnrr) sotto il profilo energetico e sismico per un importo di 286.000 euro e saranno presto disponibili per nuove assegnazioni. A breve usciremo con un nuovo bando di assegnazione proprio per poter completare l’assegnazione di tutti gli alloggi sfitti nel territorio comunale ed andare incontro alle esigenze abitative. Altresì in questi giorni abbiamo pubblicato un avviso finalizzato alla creazione di un elenco aperto per la messa in disponibilità di immobili ad uso abitativo da parte di privati, da affittare a nuclei familiari o singoli residenti nel Comune di Monterubbiano. Molto spesso ci pervengono richieste di affitto di case ma paradossalmente facciamo difficoltà nell’individuare l’offerta e come Comune abbiamo voluto agevolare l’incontro di queste due situazioni». 

Il suo partito ha dedicato un focus particolare al tema dell’abitare, proponendo un ‘Piano Casa’. Come si traducono le indicazioni nazionali nelle politiche locali?

«Come componente della direzione nazionale del Pd non posso che condividere appieno quanto proposto. In un tempo caratterizzato da profonde incertezze e da uno scenario generale a variabili multiple, mutevole e senza riferimenti con il passato, è importante partire dal fatto che la casa è un tassello ineludibile delle politiche di welfare e un fondamentale diritto di cittadinanza. Da sindaca ho avviato un percorso in linea con questa visione, traducendo una proposta in azione amministrativa. Tra i tanti punti in rilievo, il Piano Casa del Pd pone l’accento su una questione molto importante sostenendo che è necessario riconoscere sul piano giuridico che l’edilizia residenziale pubblica e l’edilizia residenziale sociale, che restano i principali strumenti di inclusione, siano riconosciuti come un ‘servizio di interesse generale’ e non come un ‘servizio di interesse economico-generale’. In pratica si rovescia la prospettiva, affermando la centralità dell’interesse pubblico nelle politiche per la Casa. Concordo nel sostenere che serve una legge quadro sull’Edilizia residenziale pubblica e sociale. Operazione che agevolerebbe molto il compito dei sindaci che poi vanno a operare sul territorio e che hanno il compito di individuare i bisogni dei propri cittadini rispondendo con soluzioni quanto più idonee e immediate».

Un’ultima domanda sulle Europee. Domani tornerà la segretaria nazionale Elly Schlein nelle Marche, il Partito Democratico come sta affrontando la campagna elettorale?

«Queste Europee sono una sfida decisiva per un’idea di Europa in cui prevalgano i valori della pace, della giustizia sociale, della lotta alle diseguaglianze, della sostenibilità sociale e ambientale da contrapporre alle destre che vogliono invece un’Europa chiusa nei singoli nazionalismi. Ha fatto benissimo la segretaria Elly Schlein a decidere di guidare il Pd nella competizione per il Parlamento Europeo, mettendosi in gioco in prima persona, proprio perché siamo davanti a un momento storico cruciale per l’Europa, chiamata a difendere i propri diritti e le proprie libertà che, non bisogna mai dimenticarlo, non sono mai scontati. Desidero inviare un grande in bocca al lupo a tutte le candidate e i candidati del Partito Democratico, presenti in liste competitive, aperte a personalità della società civile, e nello stesso tempo arricchite dalla competenza e dalla esperienza che arrivano dai nostri dirigenti e dai nostri sindaci che potranno offrire un contributo fondamentale al gruppo socialista e progressista».

(spazio promo-redazionale)

 


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