facebook twitter rss

Proliferazione di volatili e piccioni, gli agricoltori all’incontro con i sindaci: «Sono un problema per le nostre colture»

FERMO - All'incontro di ieri gli agricoltori si sono dichiarati preoccupati per la crescita esponenziale dei volatili in quanto causano danni importanti alla filiera. Il Cfa (Comitato Fermano Agricoltori): «Sappiamo che si sta predisponendo la nuova programmazione quinquennale per il controllo delle suddette specie dannose, pertanto sarebbe auspicabile una maggior partecipazione di tutti gli attori coinvolti nell'attuazioni di tali normative»

Proseguono le attività del Cfa (Comitato Fermano Agricoltori). Ieri sera, in un’aula con tanti posti vuoti, alla sede fermana della Ciip si è svolto l’incontro incentrato sulle criticità arrecate dalla fauna selvatica alla filiera agricola. In particolare sotto l’occhio dei riflettori ci sono varie tipologie di volatili. Presenti all’appuntamento anche i sindaci Paolo Calcinaro (Fermo), Valerio Vesprini (Porto San Giorgio), Giovanni Palmucci (Monte Giberto) e Luca Leoni di Torre San Patrizio. In sala anche il vicesindaco di Montegiorgio, Alan Petrini. Il primo cittadino di Ponzano di Fermo, Ezio Iacopini, ha inviato una lettera. A sua detta non ha potuto partecipare per via di un impegno preso precedentemente alla convocazione arrivata dal Cfa.

Gli agricoltori si sono dichiarati preoccupati per la crescita esponenziale dei volatili, in particolare dei piccioni, in quanto causano danni importanti alla filiera. A fare una panoramica sulla fauna selvatica, sulle norme in vigore e sui disagi che comportano sono stati il presidente Atc Fermo, Basilio Vitali, e il faunista Stefano Pezzola. Calcinaro è stato chiaro: «Al momento quella contro i volatili è una lotta contro i mulini a vento. Noi sindaci non abbiamo strumenti sufficienti per arginare la loro proliferazione. Probabilmente il fenomeno è dovuto al sisma del 2016 che ha reso i palazzi dei centri storici inagibili e sono diventati il nido dei piccioni. Invito il Comitato a presentare una proposta agli uffici regionali e noi sindaci siamo pronti a sottoscriverla». I volatili incidono anche sulla salute della fauna ma anche dei cittadini. A fare i punto della situazione la dirigente dell’ufficio sanità animale Ast Fermo, la dottoressa Pina De Curtis: «Stiamo assistendo a un sovrannumero di piccioni e questo può comportare dei rischi sanitari per la collettività. Il problema non sono i piccioni in sé ma quando sono in eccesso. Ciò può comportare la diffusione di malattie». Ma non si è parlato solo di piccioni. Infatti sono in aumento anche nuove specie di volatili. Questo va ad incrementare delle nuove criticità, prima d’ora assenti.

Nicola Lucci, in qualità di membro del comitato, ha sviscerato il dgr 1598 del 2018. La normativa invita a effettuare un censimento dei piccioni nei centri storici, se necessario è possibile abbatterli nelle zone rurali. Inoltre il dgr consente di posizionare delle gabbie nei centri urbani per selezionarli e liberarli altrove. Al momento però, secondo gli agricoltori tali norme non sono sufficienti per fronteggiare la proliferazione degli uccelli. Il Cfa si metterà a lavoro per stilare una serie di proposte da presentare in Regione con l’obiettivo di censire e prevenire l’aumento incontrollato dei volatili. Avevano esteso l’invito all’appuntamento di ieri anche all’ufficio politiche venatorie della Regione e al corpo della polizia provinciale. Entrambi però non hanno partecipato. Eppure giocano un ruolo fondamentale in questo quadro. Al momento gli agricoltori sentono lontana la politica regionale: «Sappiamo che si sta predisponendo la nuova programmazione quinquennale per il controllo delle suddette specie dannose – affermano dal Comitato – pertanto sarebbe auspicabile una maggior partecipazione di tutti gli attori coinvolti nell’attuazioni di tali normative».

Alessandro Luzi

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti