di Sandro Renzi
Il pianto attuativo per l’ex fornace Branella torna in Consiglio comunale per l’ultimo step. Giovedì se ne parlerà intanto in prima Commissione presieduta da Andrea Rogante. L’impressione, dunque, è che fermo restando i tempi tecnici richiesti per l’iter amministrativo del piano, da approvare in variante al Prg, la nuova proprietà che fa capo a Luciano Gabrielli, intenda procedere quanto prima all’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area a nord della città. Per farlo è stato presentato dai privati un piano, all’indomani dell’acquisizione del vecchio stabilimento e degli spazi attigui, che prevede un investimento milionario da parte del gruppo Gabrielli, lo stesso che ha acquistato l’area a sud dove insiste l’ex lavanderia Cossiri.
A partire per primi saranno però i lavori a nord con l’obiettivo di ricucire una ferita trentennale per Porto San Giorgio come ha avuto modo di definirla anche il sindaco Valerio Vesprini. Rispetto alle previsioni del Prg Rossi, che ammette una sul di 13 mila mq sull’area ex Branella, il progetto ne contempla 8 mila così spalmati: 5 mila mq di commerciale (al quale i privati metteranno subito mano) e 3 mila mq di residenziale. Non mancheranno ovviamente i parcheggi a cui sono destinati 2500 mq. Verrà realizzata a spese del privato anche una rotatoria sulla statale Adriatica. E non finisce qui. Le cosiddette “opere compensative” illustrate in Consiglio comunale alla fine del 2023, contemplano l’asfaltatura di un parcheggio a Pian della Noce, dove insiste il traliccio dell’alta tensione, una nuova via di comunicazione tra il parcheggio stesso e via Nibbi, l’asfaltatura di una strada limitrofa al parco di via B. Croce ed una monetizzazione che permetterà di introitare nelle casse del Comune 180 mila euro da destinare alla realizzazione di un’opera che, stando a quanto annunciato, potrebbe essere decisa proprio dai residenti del quartiere. L’adozione della variante consentirà di creare due comparti. Da mettere in conto pure l’impegno dei privati a mantenere il verde per 30 anni consentendo al Comune di risparmiare circa 900 mila euro. E ultima, ma non certo per importanza, la bonifica dell’area dove insiste il capannone coperto da 600 mq di eternit. Operazione, dunque, piuttosto articolata ma a cui l’Amministrazione di centrodestra punta per ridare lustro alla zona nord.
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