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Inaugurata la mostra “Nello studio di Adolfo De Carolis”, Girotti Pucci: «Omaggio a un artista poliedrico» (Video)

FERMO - La mostra è allestita a Palazzo dei Priori e sarà visitabile da domani al 7 novembre. L'intervento del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Giorgio Girotti Pucci
Mostra De Carolis, l'intervento del presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Giorgio Girotti Pucci

Da sin. Giorgio Girotti Pucci e Stefano Papetti

E’ stata presentata ufficialmente alla stampa oggi pomeriggio, nella chiesa di San Domenico, a Fermo, la mostra “Nello studio di Adolfo De Carolis”, dedicata alle opere dell’artista, custodite nella collezione della fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.

La mostra, che ha nel professor Stefano Papetti il suo curatore, sarà visitabile a Palazzo dei Priori da domani fino al 7 novembre. Verranno esposte 60 opere dell’artista dei primi del ‘900, appartenenti, si diceva, alla Fondazione Carifermo.

L’artista Adolfo De Carolis è noto a molti marchigiani, e non solo, per l’etichetta dell’amaro Sibilla. Riduttivo per un artista del calibro di De Carolis. «Con questa mostra – spiega il presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Giorgio Girotti Pucci – vogliamo testimoniare la poliedricità artistica di De Carolis. E’ un autore che si è prodotto nell’arte pittorica come pure nelle incisioni e nelle fotografie. Ha spaziato anche nel campo del design industriale, ha disegnato molti tessuti come pure tante illustrazioni pubblicitarie. E forse sotto quest’aspetto è meno noto».

Alla presentazione, questo pomeriggio nella chiesa di San Domenico, tra le istituzioni e i tanti intervenuti, erano presenti anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il prefetto Edoardo D’Alascio, l’assessore Micol Lanzidei e il presidente della Carifermo, Alberto Palma insieme al direttore generale Ermanno Traini.

«La mostra – ha aggiunto Girotti Pucci entrando nei dettagli della mostra – nasce dalla volontà di rendere partecipe la nostra comunità di una parte significativa della collezione Adolfo De Carolis di proprietà della Fondazione, in occasione del 150esimo della nascita dell’artista. Il nucleo centrale è stato acquistato nel 2018, dopo un’attenta valutazione. Tra i pezzi spicca il trittico del mare, raffigurante una marina marchigiana. un’opera fortemente voluta in collezione da Amedeo Grilli, sempre attento agli elementi più identitari della nostra regione. È nostra intenzione procedere con altri eventi volti a far conoscere il patrimonio artistico della Fondazione».

Ha espresso piacere per la richiesta di utilizzare la Chiesa di San Domenico per la conferenza di presentazione della mostra, don Michele Rogante portando anche i saluti dell’Arcivescovo Rocco Pennacchio.

«Questa mostra – le parole di Paolo Calcinaro – si inserisce in un contesto di altre mostre pensate a Palazzo dei Priori. C’è richiesta di cultura, la prova sono i visitatori che vi accedono. Il nostro intento è far capire che a Fermo c’è molto, oltre alle bellezze che da millenni disegnano le nostre architetture».

«Un patrimonio importante quello della Fondazione – ha dichiarato Benedetto Luigi Compagnoni, soprintendente Archivistico e Bibliografico delle Marche – per il quale abbiamo appena iniziato l’avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale dell’archivio della Fondazione».

Il ringraziamento alla Fondazione Carifermo da parte di Pierluigi Mercuri, funzionario della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggi delle Marche per «la grande vicinanza dimostrata in questi anni post terremoto nei lunghi e per importanti restauri affrontati con successo».

La mostra divisa in cinque sezioni è stata illustrata dal professor Stefano Papetti, curatore dell’esposizione, che ha parlato di De Carolis come di «un artista che ha saputo toccare tutte le corde dell’arte e tutte le sue tecniche, mettendo in convivenza tradizione e contemporaneità.
con uno stile in evoluzione nei suoi anni di attività assolutamente notabile nella mostra».

Antonietta Vitali

 

 


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