di Gianluca Ginella
Salvatore Perricciolo sarà estradato in Italia entro un mese. Oggi si è svolta la convalida dell’arresto del 44enne latitante, sparito da febbraio e rincorso da un mandato di cattura internazionale in seguito ad una condanna definitiva che comporta gli restino da scontare circa 15 anni. L’udienza si è svolta al tribunale di Capodistria, città in cui Perricciolo è stato arrestato martedì dalla polizia criminale slovena, in contatto con i carabinieri del Ros di Ancona e del Reparto operativo di Fermo.
Ad assistere il 44enne calabrese, residente Montegranaro, e che ha a lungo vissuto anche a Civitanova, uno studio legale sloveno che è in contatto con gli avvocati Gabriele Cofanelli e Massimiliano Cofanelli, legali della famiglia di Perricciolo.
Nel corso dell’udienza è stato anche chiesto al 44enne se fosse d’accordo con l’estradizione in Italia. Perricciolo ha dato il consenso.
Dovrebbe rientrare in Italia nel giro di venti giorni, massimo un mese. La casa in cui Perricciolo è stato arrestato si trova a Capodistria e l’aveva presa in affitto da una quindicina di giorni. La moglie lo ha raggiunto proprio martedì. Ma le mosse della donna erano monitorate dagli inquirenti e questo li ha portati sulle tracce del latitante. In casa c’erano le valigie pronte perché, da quanto emerge, il 44enne si preparava a fare ritorno in Italia.
La condanna che ha portato alla cattura riguarda il processo Nuovi Orizzonti legato al traffico di cocaina tra Maceratese, Anconetano e Fermano. Perricciolo era stato condannato a 21 anni, deve scontarne circa 15. Resta da concludere un altro processo, quello legato all’estorsioni ai locali notturni del Maceratese e del Fermano. L’udienza si svolgerà alla Corte d’appello di Perugia dopo che la Corte di Cassazione ha mandato gli atti per la definizione della pena.
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