di Giorgio Fedeli (foto Simone Corazza)
Quella lettera della dirigenza scolastica, con cui si annunciava una riunione per la collocazione della scuola dell’infanzia del plesso di Capodarco, ha fatto saltare i genitori dalla sedia. Sabato, infatti, sui gruppi dei genitori dei bambini della scuola materna dell’istituto comprensivo “Fracassetti-Capodarco” è iniziata a rimbalzare una missiva con cui si convocava per oggi alle 17,30, appunto, “una riunione per discutere la collocazione della scuola dell’infanzia del plesso di Capodarco dopo i sopralluoghi del comune di Fermo“, in cui è stato comunicato loro il trasferimento dei bambini dell’Infanzia, almeno per quest’anno scolastico, a Lido di Fermo.
Un passo indietro: a inizio settembre, a seguito di sopralluoghi di routine, i tecnici del Comune e i responsabili della sicurezza della scuola, hanno notato delle crepe piuttosto evidenti in una porzione dell’edificio che ospita la materna e la primaria che, precauzionalmente, hanno spinto il Comune a decidere di trovare una nuova collocazione temporanea per i bimbi dell’Infanzia e di una parte della Primaria.
Oggi, si diceva, l’incontro tra la dirigenza e i genitori a cui ha preso parte anche il sindaco Paolo Calcinaro che parla di un incontro «assolutamente cordiale, tranquillo e costruttivo. E di questo ringrazio i genitori e la dirigenza». Ma veniamo al dunque: «Quelle fenditure – spiega Calcinaro – potrebbero essere un segnale di un principio di scivolamento verso valle di quella porzione di edificio che ovviamente verificheremo con i tecnici. Nel frattempo abbiamo deciso di trasferire, per quest’anno, la scuola materna di Capodarco in quella di Lido di Fermo. Ci sarà un servizio di bus navetta gratuito dalla palestra di Capodarco a Lido. Una parte della Primaria verrà sistemata in alcuni locali comunali in piazzale Clareni. Tra circa un mese e mezzo avremo a disposizione anche dei locali in via Leandri».
E perché allora non si sposta lì l’Infanzia? «Semplice: perché in quei locali non abbiamo sufficienti spazi per la mensa» la spiegazione del primo cittadino. Ma fino a quando i bimbi dovranno fare la spola tra Capodarco e Lido? «Sia chiaro un concetto. La scuola, per Capodarco, è importantissima e lo è anche per noi dell’amministrazione. Ne è la riprova il fatto che abbiamo avviato un progetto di ampliamento per la media proprio con quei locali di via Leandri, che oggi tornano evidentemente molto utili per tamponare la situazione che è emersa in questi giorni. Dal canto nostro, non appena avremo le risposte dei tecnici e il progetto, faremo tutto quanto nelle nostre capacità per avviare i lavori sulla scuola in modo tale da far tornare il prima possibile i bambini sui banchi di Capodarco».
Qualche comprensibile maldipancia tra quelle 31 famiglie dei bimbi dell’Infanzia, in queste ore è emerso. Umanamente comprensibile, anche perché dopodomani riaprono le scuole e il trasferimento comporta giocoforza anche una riorganizzazione dei ritmi familiari. C’è anche chi si è domandato perché quei sopralluoghi non siano stati effettuati con maggiore anticipo rispetto alla riapertura delle scuole. E mettiamoci pure che a poche decine di metri di distanza c’è un “nido” privato il cui personale andava a prendere direttamente a scuola, a piedi, alcuni di quei bambini per tenerli fino alle 18, un servizio prezioso per i genitori impegnati fino al tardo pomeriggio. Ma Calcinaro riferisce di aver trovato, nell’incontro di oggi pomeriggio, una platea di genitori pacata e disponibile: «Probabilmente perché è evidente l’impegno che da nove anni a questa parte riponiamo sull’edilizia scolastica. Ringrazio tutti i genitori come pure la dirigente Flammini, molto disponibile anche sugli orari di accoglienza».
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