«Non ho avuto alcun problema ad accogliere la richiesta di rinviare in commissione la discussione sulla proposta di legge per l’abrogazione dell’Atim avanzata in aula dal centrodestra, anche perché il presidente Acquaroli, dopo le disastrose vicende legate al contenzioso con Aeroitalia, di fatto ha preso coscienza dell’impostazione fallimentare dell’Agenzia da lui fortemente voluta nel 2021 e, dando indirettamente ragione alle critiche mosse fin dall’inizio da me e dal gruppo assembleare del Partito Democratico, ha provveduto a nominare ad interim un dirigente interno. Ciò ovviamente non è sufficiente e continuo a essere dell’idea che l’Atim vada definitivamente abrogata, perché non ha alcun senso affidare a un ente pubblico economico, facendolo peraltro agire con le regole del diritto privato, funzioni e attività a cui potevano e dovevano provvedere direttamente i competenti Dipartimenti e le relative strutture tecniche della Regione Marche, le quali sono state esautorate dalla giunta regionale». Così il consigliere del Partito Democratico Fabrizio Cesetti commenta il rinvio in commissione della proposta di legge n. 248 per l’abrogazione dell’Atim, di cui è primo firmatario, approvato ieri dall’Assemblea legislativa delle Marche.
«Il rinvio in commissione – continua Cesetti – è propedeutico proprio a ciò. Infatti, il prossimo 26 ottobre la Corte dei Conti emetterà un nuovo giudizio di parifica e penso sia scontata la conferma dei numerosi e severi rilievi già mossi lo scorso anno circa la mancata coerenza dell’istituzione dell’Atim con i principi di efficacia, efficienza ed economicità, dovuto allo spostamento dell’esercizio di compiti e funzioni in capo a organismi strumentali e all’inevitabile moltiplicazione dei costi, tra cui quello per il personale. Ritengo che i nuovi elementi che la Corte metterà a disposizione della Regione Marche saranno estremamente utili anche per i consiglieri del centrodestra, i quali non potranno non convenire sulla necessità di procedere alla rapida cancellazione dell’Atim».
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