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“Pane e vino” la poesia di Marino Miola, omaggio all’equinozio d’autunno

Solstizio d'estate: iniziava la mietitura del grano; Equinozio d autunno: inizia la raccolta dell'uva

Marino Miola

Solstizio d’estate: iniziava la mietitura del grano; Equinozio d autunno: inizia la raccolta dell’uva

 

Pane e vino

*

Dopo le spighe d’oro

devotamente attese,

raccolte a testa china,

l’umanità cortese

le mani tese  ai grappoli

ricolmi di dolcezza

foriera d’allegrezza

che il sole gli lasciò.

*

Or l’eco  mi raggiunge

della contrada amica

che lieta si dispiega

per l’ultima fatica

in mezzo all’alberata;

di mani appassionate

tra i pampini celate

che parlano d’amor.

*

Son spente le risate,

tra  piedi scalpitanti,

di donne e di bambini

che pestano festanti

l’uva  per fare il mosto;

nell’aria della notte 

l’odor del vino  cotto

non sento più vagar.     

*

Ritrovo quel  profumo

impresso negli attrezzi

chiusi nella cantina:

arrugginiti vezzi

di una mansione  antica,

allegra nei pensieri,

che sol la nostalgia

ritorna a contemplar.

 

*

 

Marino Miola

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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