di Pierpaolo Pierleoni
«L’invito è per tutti, cittadini e partiti. Costruiamo un ampio fronte civico, mettiamo da parte l’orgoglio e i simboli. Non importa da dove si arriva, conta dove vogliamo arrivare». Rossano Orsili rompe gli indugi. Dopo che per mesi il suo nome è circolato come possibile candidato del centrodestra alle prossime comunali a Sant’Elpidio a Mare, dopo aver ritirato la sua disponibilità e abbandonato il tavolo a inizio settimana, oggi pomeriggio ha lanciato il progetto “Insieme per Sant’Elpidio a Mare”. Il nome della lista civica che guiderà non è certo il massimo della fantasia, il progetto invece vuole rompere gli steccati.
«La situazione politica elpidiense è seria e in un momento difficile ognuno deve chiedersi cosa possa fare per la propria città – esordisce Orsili – Dopo 12 anni fuori dalla scena politica, metto a disposizione la mia esperienza di amministratore, quella lavorativa di imprenditore attivo nel settore alimentare e turistico, quella associativa, con Otzio, con l’associazione B&B del Fermano, con la Pro Loco, quella come referente comunale dei gruppi di controllo del vicinato, il primo a mettere in rete l’intera città».
L’appello è rivolto a tutti, cittadini e partiti. «Mettiamo da parte orgoglio e simboli per convergere su un progetto per la città, separate le elezioni comunali dalle regionali, perché questo ha creato vincoli e veti. Sant’Elpidio a Mare deve riacquistare identità e indipendenza». Sul suo addio alla coalizione di centrodestra, Orsili non entra troppo nel merito. «Dopo quattro mesi, ho capito che non c’erano le condizioni per portare avanti un progetto coeso, ho visto troppi vincoli e veti incrociati. Quando non sorridi e non sei sereno, probabilmente non ti trovi nel posto giusto. E allora, come canta Marco Mengoni, vale la pena di mandare tutto all’aria e magari, per una volta, cambiare strada».
Una rinuncia al centrodestra che, puntualizza il candidato sindaco, gli è valsa «tanti attestati di stima. Diversi no alla mia proposta di far parte di una lista, sono diventati dei sì. Credo che con la caduta dell’amministrazione Pignotti sia terminata anche una stagione politica in cui si andava divisi per approcciare accordi per vincere. In questo senso credo sia superato anche il terzo polo, servirebbe una coalizione più ampia possibile, con un progetto chiaro e formare la squadra migliore possibile per rilanciare Sant’Elpidio a Mare, perché il problema non è vincere, ma governare. Il prossimo Sindaco avrà tanti problemi e poche risorse, un territorio diviso, cittadini sfiduciati dopo un anno di commissariamento».
Orsili invoca porte aperte a tutti e un progetto civico unitario da destra a sinistra. Chiaro che non lo appoggerà il centrodestra, con cui ha appena rotto: se c’erano veti interni sul suo nome prima, inimmaginabile che scompaiano con una coalizione che mette insieme proprio tutti. Molto probabile, invece, che converga su di lui la coalizione che sosteneva tre anni fa l’ex sindaco Pignotti. Resta il grande dubbio sulle scelte del centrosinistra, anche perché non è un mistero che la storia politica di Orsili venga da destra. «Non ho più alcuna appartenenza politica da molti anni e sono civico, mi sento equidistante, ovvero fiducia da cittadini di destra e di sinistra – puntualizza lui – Non importa da dove veniamo, conta dove vogliamo andare e sono convinto serva unire le forze. Se discutiamo della scuola infanzia di Casette o più in generale del piano scuole, della riqualificazione dell’area Mandozzi, di centro storico, di sviluppo turistico e valorizzazione dell’offerta culturale della città, abbiamo tutti temi su cui non ci sono destra e sinistra, ma scelte da fare insieme ai cittadini, con un metodo di lavoro che ho sperimentato nelle associazioni e che deve riavvicinare la gente alla politica. Io sono pronto e presto partirò con una campagna d’ascolto».
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