Dazi, le stoccate del Pd alla Lega: «Petrini riferisca le preoccupazioni ai vertici del suo partito»

POLITICA - Il segretario provinciale dem Luca Piermartiri e la responsabile alle Politiche europee Dorotea Vitali: «Il Governo non ha uno stralcio di piano per affrontare questa crisi. Le Marche sono in una situazione preoccupante»

«Dice bene il Segretario della Lega del Fermano: i dazi imposti dagli amici americani del suo partito e di Meloni rischiano di compromettere il settore calzaturiero del nostro territorio, già messo a dura prova. E con esso, anche le famiglie e i lavoratori che ruotano attorno a tutto quel comparto nella nostra Provincia. Una posizione, quella del Segretario provinciale, che quasi fa pensare di essere fuori da un partito che siede nella maggioranza di governo. Posizione particolare, perché tutti ci ricordiamo quando Salvini, a pochi giorni dalla vittoria di Trump, festeggiava indossando i cappellini stile Musk e twittava su X che “i dazi saranno un’opportunità”». A dirlo Dorotea Vitali, responsabile alle Politiche europee del Partito Democratico.

«Come se tutto questo non fosse già abbastanza surreale – prosegue Vitali -, il Governo non ha uno stralcio di piano per affrontare questa crisi e si trova completamente impreparato, nonostante i dazi siano stati annunciati da tempo. L’unica risposta di Meloni è stata quella di presentarsi in TV e invitare alla calma, come se, di fronte all’allarme lanciato anche dalle associazioni di categoria, il tutto potesse essere risolto con calma e sangue freddo. È ovvio che, di fronte a una guerra commerciale così ampia e mai vista prima, sia necessario un impegno serio del Governo per costruire una risposta forte a livello europeo, con l’obiettivo di interrompere l’applicazione dei dazi e predisporre un piano di sostegno per i settori dell’economia italiana più colpiti.
Perché sì, davanti a minacce internazionali così grandi, come quelle che stiamo vivendo in questo periodo, le forze politiche di questo Governo non possono più permettersi di attaccare – e far attaccare – l’unità e i valori fondanti dell’Unione Europea».

Alle dichiarazioni di Vitali si aggiunge il segretario provinciale dem Luca Piermartiri:  «Consiglierei al Segretario leghista Alan Petrini di riferire le sue preoccupazioni direttamente ai vertici del suo partito, date le dichiarazioni di Salvini sui dazi. Se poi cerca delle responsabilità, non deve far altro che guardare al Governo, al suo partito e agli alleati d’oltreoceano. Le Marche sono già in recessione. La giunta regionale racconta un’altra realtà, ma i dati li smentiscono: -8,6% di export nel 2024; PIL fermo ed industrie in difficoltà; -15,1% meccanica; – 6,1% moda; – 3% mobile. Ed ora con i dazi di Trump arriverà una vera e propria mannaia sull’economia regionale, compresa quella del fermano. Il danno sarà enorme; parliamo di oltre 200 milioni di euro, nel 2025, tra famiglie e imprese, che incideranno in negativo per 93 milioni di euro sul PIL regionale e per 123 milioni di euro nel 2026, mentre i redditi familiari subiranno un danno da 116 milioni di euro nel 2025 e 147 milioni di euro nel 2026. I settori più colpiti includono l’agroalimentare, la manifattura e i macchinari, pilastri fondamentali dell’economia marchigiana. Inoltre, Le Marche sono la decima regione per esportazione che rischia di subire un drastico calo, mettendo a rischio posti di lavoro e redditi. Invece, difronte a tutto ciò, il Governo minimizza ed Acquaroli dichiara addirittura di stare dalla parte del Presidente americano. I fondi pubblici vanno usati per contrastare le crisi, non per spese a pioggia in vista delle elezioni».


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