Per il settimo anno consecutivo, l’Associazione Santa Croce fa rivivere l’antica tradizione legata al mondo dell’agricoltura riproponendo, il 1 Maggio, la cerimonia della benedizione delle Croci di canne con in cima una palma d’ulivo. Una volta benedette, queste croci venivano (e vengono tutt’oggi) piantate nei campi per affidare loro la protezione dalla grandine e da tutto ciò che può vanificare il lavoro dei contadini e compromettere un buon raccolto. In realtà, a questa tradizione si stanno ormai ‘affezionando’ anche cittadini che non hanno terreni da coltivare, ma orti o addirittura vasi sul balcone e in terrazza che, ugualmente, utilizzano le croci come un segno di buona sorte per le proprie, piccole, coltivazioni.
Potendo contare sulla impagabile collaborazione di agricoltori di Casette d’Ete che questa tradizione non l’hanno mai abbandonata e che si prodigano a realizzare le Croci di canne per la speciale ricorrenza della festa di Santa Croce (cade il 3 maggio, ma viene anticipata al 1 maggio) da mettere a disposizione di chiunque le voglia; grazie alla disponibilità della proprietà della Basilica di Santa Croce al Chienti per una apertura straordinaria e grazie alla consueta presenza di don Iginio Marcelli, parroco di Casette d’Ete, per la semplice cerimonia di benedizione, l’Associazione Santa Croce ripropone questo appuntamento, a partire dalle ore 16. Per la speciale occasione, sarà possibile anche visitare la Basilica.
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