“Truffa romantica”, intermediario si fa consegnare 13mila euro dalla vittima ma all’incontro si presentano i carabinieri

PORTO SAN GIORGIO - Un ragazzo di circa 20 anni colombiano, con artifizi e raggiri, si è finto intermediario in una relazione virtuale tra la vittima (un uomo di circa 70 anni, italiano) e una donna colombiana, usando foto false reperite da social network. Il ragazzo ha incontrato in più occasioni la vittima presso la stazione ferroviaria di Porto San Giorgio, facendosi consegnare complessivamente 13.000 euro, denaro che sarebbe servito alla donna per “necessità familiari”

I carabinieri davanti alla stazione ferroviaria di Porto San Giorgio

di redazione CF

L’impegno nell’attività preventiva e repressiva da parte dell’Arma dei Carabinieri rispetto al fenomeno delle truffe, e in particolare di quelle perpetrate ai danni di anziani, è noto da tempo e risulta di fondamentale importanza. Questi reati possono avere un impatto devastante sulla vita delle vittime, non solo dal punto di vista economico ma anche psicologico. In tale contesto, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo ha impiegato tutte le risorse investigative e territoriali per fronteggiare tale fenomeno, ormai diffusissimo in tutte le regioni d’Italia.

Recentemente i militari della Stazione Carabinieri di Porto San Giorgio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo un ragazzo di circa 20 anni colombiano che con artifizi e raggiri, si è finto intermediario in una relazione virtuale tra la vittima (un uomo di circa 70 anni, italiano) e una donna colombiana, usando foto false reperite da social network. Il ragazzo ha incontrato in più occasioni la vittima presso la stazione ferroviaria di Porto San Giorgio, facendosi consegnare complessivamente 13.000 euro, denaro che sarebbe servito alla donna per “necessità familiari”. In particolare il raggiro messo in atto ricade nel modus operandi della romance scam o “truffa romantica” che fa leva sui sentimenti delle vittime.

«Le truffe romantiche – rimarcano i carabinieri – rappresentano una fattispecie di reato in costante crescita; generalmente come nel caso in questione, il truffatore costruisce un profilo falso sui social network rubando foto in rete e curando al massimo i dettagli dello stesso per renderlo più veritiero e, una volta contattata la vittima, inizia a chattare con la stessa, con il proposito di creare una relazione amichevole, ma soprattutto di generare nella vittima una dipendenza emotivo-affettiva. In una seconda fase, ottenuta la fiducia, i truffatori iniziano a chiedere somme di denaro, spesso ingenti con le più svariate motivazioni: dai motivi di salute alle ristrettezze economiche, fino alla scusa di voler comprare biglietti aerei per incontrare la vittima. In uno degli incontri organizzati dall’abile truffatore, si sono però presentati anche i Carabinieri di Porto San Giorgio, che hanno messo fine all’azione criminosa e sequestrato il telefono cellulare del giovane colombiano per ulteriori approfondimenti. È essenziale che i cittadini siano consapevoli delle tecniche utilizzate dai truffatori e che si informino sui comportamenti da adottare per potersi adeguatamente difendere. L’attività dei Carabinieri dimostra che meticolose indagini possono portare a risultati concreti e quanto la prevenzione sia fondamentale per proteggersi da tali odiose truffe»


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