Set ad Ancona per il film ‘La bambina di Chernobyl’, una storia di memoria, segreti e rinascita con una troupe marchigiana. La città di Ancona protagonista del nuovo film diretto da Massimo Nardin, interpretato da Vincenzo Pirrotta e Yeva Sai e sceneggiato dal regista di Fano Luca Caprara.
Il film è prodotto da Federica Folli e Pete Maggi per Cine1 Italia Srl, con il sostegno di Regione Marche – PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura e della Marche Film Commission.
«Ancona, è una bellissima città, a distanza di pochi metri nel centro storico, abbiamo trovato tutte le location che ci servivano, inoltre abbiamo lavorato molto bene con la troupe composta dal 90 per cento di professionisti marchigiani, con il coinvolgimento di circa 100 comparse locali. – Ha detto il Produttore Pete Maggi sul set del film – Le Marche sono un territorio incredibile fatto di bellezze assolute, dal mare alle città d’arte, ai borghi. La Film Commission sta facendo un grande lavoro è riuscita a portare qui il cinema di serie A e anche le serie tv; al Festival di Cannes si parlava molto delle Marche, noi sicuramente ambienteremo qui altri film».
La bambina di Chernobyl è l’opera prima del regista Massimo Nardin: «E’ una storia d’amore impossibile con venature noir e thriller, dove nella notte di Halloween del 2024 si incontrano, si scontrano e alla fine aprono i loro cuori, due persone che si sono sempre pre- sentite, lui è un cinquantenne allo sbando per una malattia che non si mai curato, lei è una fotomodella ucraina di 20 anni che suona alla sua porta. – ha spiegato Nardin – La caratteristica di questo film è la compressione, tutto accade tra il tardo pomeriggio del 31 ottobre fino all’alba del 1° novembre, abbiamo girato in continuità per rispettare l’evoluzione psicologica dei protagonisti, con uno stile confacente alla monumentalità del protagonista».
Vincenzo Pirrotta, noto attore, regista e drammaturgo, interpreta la parte del protagonista del film, “Christian”, un cinquantenne pasticcere: «Interpreto un personaggio psicologicamente e fisicamente provato che vive un percorso di malessere durante tutta la notte del film, fino alla fase risolutiva. – ha detto Pirrotta – Mi sono trovato benissimo a lavorare ad Ancona, la gente ci ha accolto con grande calore e gioia, sicuramente ritornerò non soltanto per lavorare ma per godermi in relax questa splendida regione, dove tra l’altro si mangia benissimo».
Dal personaggio di “Alina” nella serie televisiva di Mare Fuori che le ha dato notorietà a “Nina” de La bambina di Chernobyl, Yeva Sai racconta la sua esperienza sul set di Ancona.
«Alina è una persona che ha tantissimo amore e lo vuole dare a tutti i costi, Nina invece è una ragazza che non ha ancora scoperto come amare ed è molto affamata di amore, lo cerca fortemente anche in modi aggressivi, durante la notte di Halloween comincia a capire come gestire il suo bisogno e a vedere qualcuno vicino a lei. – ha dichiarato Yeva Sai – Mi sono innamorata subito di Ancona, mi sentivo come in una favola tra le vie della città, mi piace scoprirla lentamente ed incontrare la gente, tutti molto gentili e rispettosi, ci hanno accolti con grande calore».
Tra le location principali del centro storico di Ancona, un appartamento in piazza Roma con un balcone che si affaccia sulla fontana dei Cavalli, la chiesa di San Cosma in corso Mazzini, il bar Franco di via Palestro, piazza Stamira, piazza Pertini e la pasticceria Saracinelli trasformata nel posto di lavoro di Christian interpretato da Vincenzo Pirrotta.
«Questo è’ il quarto film che si sta girando in questo mese nelle Marche, ed arrivato primo nel bando della Film Commission – ha affermato Sofia Cecchetti di Marche Film Commission – E’ una storia di memoria, segreti e rinascita e affronta un tema importante sulle conseguenze del disastro di Cernobyl e di come i bambini sono stati ospitati dalle famiglie italiane, oltretutto ha anche ripercussioni sulla storia attuale in quanto il conflitto Russo-Ucraino ha bloccato la possibilità di far rincontrare le famiglie. Un motivo di grande orgoglio è per noi il fatto che il 90 per cento della troupe è marchigiano ed è a capo dei vari settori, questo è un modo per far crescere sempre di più il comparto cinematografico nelle Marche».
Il film racconta una storia intensa e delicata che si svolge durante la notte di Halloween. Christian (Vincenzo Pirrotta), un pasticciere cinquantenne afflitto da diabete e solitudine, è intento a preparare una torta nuziale quando alla sua porta si presenta Nina (Yeva Sai), una giovane ucraina di vent’anni in evidente stato confusionale. La ragazza è la figlia della “bambina di Chernobyl” che Christian aveva accolto in casa molti anni prima. Nel cuore della notte, mentre un violento temporale provoca un blackout, i due protagonisti sono costretti a confrontarsi con un segreto taciuto troppo a lungo. Questo incontro inatteso innescherà un percorso di confronto, riconciliazione e liberazione emotiva, capace di trasformare le loro vite.
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