“Pugni a terra”, il romanzo di Pier Paolo Flammini che non fa sconti alla generazione di mezzo

PEDASO - Il libro del giornalista e scrittore verrà presentato martedì 17 giugno alle 21 al Giardino della Cultura

Pier Paolo Flammini

Cosa è accaduto alla ex gioventù degli anni ’80 e ’90? Potrebbe essere questo l’interrogativo che si cela dietro la ricerca dei protagonisti di “Pugni a terra” romanzo di Pier Paolo Flammini per i tipi di Transeuropa Edizioni (166 pagine), che verrà presentato martedì 17 giugno al Giardino della Cultura di Pedaso, alle ore 11. L’incontro è organizzato dalla Pro Loco di Pedaso, dal comune di Pedaso e dalla Pro Loco della Valdaso nell’ambito della rassegna degli incontri con gli autori.

In “Pugni a terra” i due protagonisti, Nero e Annarelle, nello sguardo della voce narrante “Io”, sono raccontati tra passato e un futuro potenzialmente presente. Il loro è un tentativo nostalgico di tornare alle certezze dell’infanzia e della giovinezza – tra l’inizio degli anni ’80 e gli anni 2000. La vicenda si sviluppa con un montaggio dei capitoli che scompone lo scorrere del tempo. Come ha scritto la blogger Lorella Rotondi, il romanzo di Flammini è “un caleidoscopio di nuclei narrativi che procedono per piani di sequenza assolutamente irregolari, senza un continuum, ma è scritto con la velocità feroce del pensiero. È un romanzo agghiacciante, violentissimo, originale eppure così tanto innovativo proprio perché osservante della più classica delle tradizioni: è tutto costruito intorno ad una tragedia”.

La tragedia, forse, di tempi che sono poi evoluti in una distopia reale, una sconfitta generazionale che, persi tutti i riferimenti ideali, religiosi e politici, sfocia nella povertà diffusa, nella violenza e nella pornografia. Il fatto che questa sia reale o virtuale sarà alla fine secondario.

“Pugni a terra” è un romanzo che non fa sconti, un affronto al narcisismo social, un affresco spietato dei nostri tempi tra transumanesimo e assenza di amore.


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