Il questore di Ancona, Cesare Capocasa
Tredici tifosi della Fermana sono stati colpiti da daspo sportivo da parte del questore di Ancona, a seguito dei violenti scontri avvenuti lo scorso 9 febbraio nell’area di servizio Conero Ovest, sull’autostrada A14. La rissa ha coinvolto i sostenitori della Fermana e della Civitanovese.
I fatti risalgono al termine della partita di Serie D, disputata tra Vigor Senigallia e Fermana, quando un gruppo di circa 30 tifosi fermani, di ritorno dalla trasferta, ha fatto sosta nell’area di servizio. Pochi minuti dopo è sopraggiunto un pullman con circa 50 ultra della Civitanovese, di rientro dalla loro trasferta a Fossombrone.
La situazione è degenerata rapidamente, soprattutto con l’arrivo di un secondo bus con tifosi nuovamente della Fermana.
I tafferugli, andati avanti per diversi minuti, sono poi terminati con l’arrivo di volanti e Stradale. Gli agenti sono poi riusciti a disperdere le due fazioni.
Le indagini successive, condotte dai poliziotti della Digos della questura dorica, hanno permesso di identificare i 13 supporter coinvolti.
Si tratta di tifosi della Fermana, tra i 20 e i 40 anni, che sono stati indagati a piede libero per reati di rissa aggravata e lancio di materiale pericoloso in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Uno di loro è stato anche indagato per istigazione a delinquere.
Nei confronti di tutti i 13 identificati, il questore di Ancona ha emesso come detto il daspo. Di questi, 8 daspo sono aggravati in quanto i tifosi erano già stati colpiti in passato da provvedimenti simili, risultando quindi recidivi. Per questi 8, il questore ha imposto l’obbligo di firma per un totale cumulativo di 39 anni, con una durata di 13 anni per l’obbligo di presentazione 15 minuti prima dell’inizio e del termine delle partite. A questi si aggiungono altri 5 daspo emessi nei confronti di tifosi non recidivi.
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