Sgombriamo il campo da equivoci o interpretazioni strane. Non si tratta di fare polemica o di cavalcare l’onda di una delusione evidente e che cova da tempo. Ma solo di analizzare la situazione nel dettaglio e gli eventi anche delle ultime ore. Tra i tifosi della Fermana, almeno una cospicua fetta ha perso completamente la fiducia nell’attuale società. I social sono pieni di commenti e prese di posizione che vanno in questa direzione anche nei commenti dei vari articoli usciti in questi giorni sulla situazione della Fermana.
Chiaramente quella che sembra inequivocabile è la presa di posizione evidente del gruppo “Sotto Mentite Spoglie” esponendo uno striscione in piena notte davanti allo stadio con la scritta “Meglio campetti con orgoglio che un presidente che non voglio”. Messaggio rilanciato anche dalla pagina della Curva Duomo Fermo con il commento “La dignità prima della categoria”. Insomma il distacco totale e la volontà di separarsi dall’attuale proprietà rappresentata dalla famiglia Simoni, confermandosi pronti ad affrontare categorie inferiori e terreni di gioco di minore importanza. Una presa di posizione forte per una tifoseria che fino a qualche tempo fa affrontava trasferte come Padova, Reggio Emilia, Modena, Trieste e molte altre ancora. Ma che non sorprende considerando come nel 2006, con la ripartenza dalla Prima Categoria, è stata pronta a rimboccarsi le maniche ed essere presente anche allora in ogni campo sportivo minore con sciarpa al collo e fede indissolubile. Questo scollamento tifoseria – società non è un fulmine a ciel sereno e non potrebbe esserlo alla luce delle due retrocessioni di fila. I gruppi organizzati avevano infatti disertato, annunciandolo anche con comunicazioni ufficiali, le ultime gare interne della stagione, continuando ad essere presenti nei match in trasferta.
Stando alla situazione attuale è facile prevedere che la stessa cosa accadrebbe, rimanendo così le cose, anche nella prossima stagione. Ed ecco il motivo di quel titolo. Avrebbe davvero senso avere un Bruno Recchioni con qualche decina di spettatori, oltre a qualche giornalista in tribuna stampa, alle gare interne? La foto fa riferimento appunto all’ultima gara casalinga della scorsa stagione, quella contro la Samb che ha certificato la retrocessione in Eccellenza.
Nessuna provocazione ma solo l’analisi di un momento estremamente difficile che comprendiamo bene soprattutto per la società che attende da un lato l’ok del giudice in merito all’omologa, con sentenza attesa nel breve volgere di pochi giorni, e dall’altra anche con la necessità di sostenere diversi pagamenti. Quelli degli atleti dello scorso anno che attendono le ultime quattro mensilità, dei privati che non sono rientrati nell’omologa la quale poi dovrà essere onorata. Il tutto con un’Eccellenza e una nuova stagione da preparare perché entro la fine del mese molte squadre di categoria inizieranno già a prepararsi e sudare. Insomma tanto lavoro c’è da fare e coloro che ci hanno messo faccia, tempo e risorse all’interno della società soprattutto negli ultimi mesi meritano ampiamente rispetto per la passione e la voglia mostrata in un momento così complesso.
Poi allo stesso tempo i dialoghi paralleli che vanno avanti per quello che è stato definito il “Piano B” ovvero quello legato alla Palmense in Promozione, con colloqui e confronti che continuano anche per farsi trovare pronti ad ogni eventualità. I tifosi chiedono soprattutto chiarezza e lo hanno fatto mettendoci comunque la faccia e la propria firma perché sulla loro passione e sulla loro fede è impossibile anche solo pensare di dubitare.
Roberto Cruciani
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