Sarà ancora una volta una grande festa dello spor, a Fermo,t ma stavolta con un significato ancora più importante. Dal 7 all’11 luglio infatti torna il Torneo Internazionale Città di Fermo, organizzato dalla Fermo Basket con la collaborazione del Comune di Fermo. Tre le categorie protagoniste che si sfideranno nei mini campi attrezzati in Piazza del Popolo figurano gli Aquilotti (atleti del 2015), Esordienti (2014) e gli Under 14 (2011) con venerdì 11 luglio dalle ore 16,30 la finale proprio in Piazza del Popolo. E una rappresentanza di giovani atleti fermani era presente, questa mattina, in divisa ufficiale, alla conferenza stampa di presentazione del Torneo che assume un ruolo ancora più importante considerando le tre società straniere presenti. Oltre alla Regis Wieliczka dalla Polonia, ci saranno i ragazzi ucraini dello Skhid Lozova e quelli libanesi del Riyadi Academy che stanno vivendo momenti storici assolutamente non semplici. E su questo è intervenuto il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro «Posso dire che è stata una soddisfazione immensa quando un paio di anni fa sono andato, con altri due esponenti Anci nazionale a Kiev, in tempo di guerra, con l’obiettivo di normalizzare i rapporti tra Comuni ucraini e Comuni italiani. Fu l’occasione per un primo colloquio con alcuni rappresentanti di Lozova ed altri sono venuti a Tipicità dove è arrivato anche il sindaco ucraino e abbiamo trovato questo scambio reale. Un grande onore per la Città di Fermo e l’associazione sportiva quello di poter mettere anche un solo granello di sabbia nel concetto di pace: si può fare tutto, basta volerlo, essere generosi, saper accogliere e dunque sentirsi parte del mondo. Non dimentico neanche il grande volano turistico del torneo e la felicità per la presenza della società proveniente dal Libano».
A lavorare in maniera fattiva con la Fermo Basket è stato l’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini. «Ho visto la crescita della Fermo Basket in questi anni e sono molto legato alla società. Dietro al presidente Marco Marilungo c’è gente che lavora per una società che è molto identitaria e per questo torneo che promuove la città e che porta il nome di Fermo nel mondo coniugando sociale, aggregazione e la competizione. Una società che sa fare comunità e si è ritagliata una sede nel nostro centro storico con i ragazzi che vivono la città e i genitori si sentono sicuri nel lasciare i figli alla Fermo Basket».
Proprio il presidente Marco Marilungo ha spiegato le finalità di un movimento che cresce. «Lo facciamo per mettere in contatto i nostri ragazzi di Fermo con realtà che hanno problemi anche grandi come quelli dell’Ucraina e del Libano. A tre chilometri dalla palestra dove si allenano i ragazzi libanesi cadevano le bombe. Fino a ieri c’erano problemi burocratici per avere visti dalle ambasciate per far arrivare questi ragazzi. Incrociamo le dita e speriamo vada tutto bene. Per loro sarà un’ esperienza bella e formativa, al di là del risultato sportivo, che per noi viene dopo in questo momento, interessa la formazione dei ragazzi. Tanti ci seguono nelle esperienze che facciamo ed è una grande soddisfazione. Grazie a chi ci aiuta, dall’amministrazione comunale a Sandro Ferri de “L’Isola che non c’è” il quale lavora con ragazzi per il futuro, e gli sponsor che ci sostengono nell’iniziativa».
Sulla stessa linea il vicepresidente Roberto Ilari: «Dopo 17 anni questa è una macchina collaudata, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale, ma c’è tanto lavoro sotto da parte del direttivo per avvicinare i ragazzi in una esperienza di crescita. La vicinanza fisica dello sport con l’amicizia che si crea è fondamentale». Concetto ripreso dall’istruttrice Maria Principini: «Fondamentale il contatto con le altre culture, attraverso la contaminazione si cresce e ci si evolve. Il torneo è cambiato: prima le famiglie ospitavano i ragazzi che arrivavano da fuori, oggi è per le dinamiche mutano. Addirittura una volta il sindaco Calcinaro, allora assessore allo sport, ospitò due ragazzi di Bologna. I ragazzi che hanno partecipato al torneo in passato, ora organizzano i tavoli, si occupano dei campi, del merchandising. Un bel passaggio di consegne che testimonia l’affetto intorno al torneo». Altra figura importante del torneo è quella dei mini-arbitri, rappresentati da Gloria Di Benedetto che ricorda come «i nostri mini arbitri hanno la stessa età degli atleti. Senza gente come loro che ci mette passione e tempo, gli arbitri non avrebbero necessità di esistere».
Chiusura finale per il presidente Sandro Ferri dell’Isola Che non c’è, comunità che vive intensamente il territorio anche nello sport. «Ho sempre creduto che il basket sia estremamente educativo. Ma oggi anche riabilitativo come dimostriamo noi con la nostra squadra. Abbiamo perso tante gare ma il basket resta uno elemento riabilitativo e questo torneo è meraviglioso per come è pensato e vissuto. Vi dico da sportivo che l’importante è vincere ma soprattutto imparare a perdere e a saper vivere la sconfitta».
Under 14 (2011): Basket Fermo, Riyadi Academy, Regis Weliczka, Skhid Lozova
Esordienti (2013):Basket Fermo, Regis Weliczka, Skhid Lozova, Cmb Rignano sull’Arno, Hb Castel Maggiore, Viretus Porto San Giorgio
Aquilotti (2015): Basket Fermo, Virtus Porto San Giorgio, Cmb Osimo, Us Recanati, Basket Corato, Fortitudo Cisterna, Viurtus Civitanova
Roberto Cruciani
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