di Roberto Cruciani
Sono in corso i lavori per realizzare quella rotonda che permetterà di eliminare definitivamente il pericoloso incrocio che collega in pratica la strada Lungotenna alla Statale. Sarà una svolta importante per un tratto di strada che sta vivendo una nuova giovinezza con un allargamento tanto necessario quanto fondamentale anche per i collegamenti verso mare.
Sullo stato di avanzamento dell’opera fa il punto il sindaco Paolo Calcinaro: «Diciamo che manca la parte corposa che è quella della rotonda su cui stanno lavorando e si vede anche se le tempistiche non sono al momento precise. Poi ci sarà la parte un po’ più complessa che insiste sulla strada principale in cui si dovrà spostare parzialmente il traffico anche se la strada non sarà mai completamente chiusa. Posso dire che la ditta è molto seria, ha rispettato sempre con puntualità le consegne. Inizialmente il termine previsto era quello di fine agosto, poi qualche sospensione inevitabilmente c’è stata e credo di poter dire che intorno a novembre il tutto sarà completato».
Un’opera importante in una parte di territorio particolarmente sensibile che richiede lavori importanti e sostanziali: «Diciamo che degli oltre cinque milioni previsti per l’opera, per questa parte ne serve almeno una metà. E la cosa bella da sottolineare è che quando fu fatto il primo finanziamento, la rotatoria non era inclusa e non era prevista ma è stata inserita successivamente con una variazione decisamente importante».
Parliamo di un tratto di strada fondamentale che andrà a collegarsi in prospettiva futura, nelle intenzioni, con casello di Porto Sant’Elpidio. «Il resto della Lungotenna è in fase di progettazione per poi andare in appalto integrato, mentre il progetto esecutivo sarà in capo a chi si aggiudicherà i lavoro. Parliamo in totale di 10 milioni di euro cui si aggiungono i 14 milioni per il collegamento della Lungotenna al casello di Porto Sant’Elpidio diventando la porta di accesso al Fermano. E voglio sottolineare che si tratta di soldi veri, già messi dalla Regione Marche che si è adoperata fattivamente».
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