Ieri il colpo di scena con le dimissioni di Francesco Trasatti che sono diventate, di fatto, la notizia del giorno. Non sarà più Presidente del consiglio comunale di Fermo.
Dopo l’annuncio, dato con un lungo discorso, l’abbiamo intercettato, ieri sera, fuori dalla sala consiliare, per conoscere le sue impressioni a caldo.
Trasatti, come è giunto a questa importante decisione?
«Penso che il mio discorso sia stato abbastanza calzante, ho voluto togliere dal tavolo un argomento che poteva essere usato contro di me come già, di fatto, è avvenuto e avviene, ogni tanto, con battute, dall’interno della maggioranza stessa, da quattro anni aMa questa parte. Di conseguenza, mi sono sentito di essere coerente con la scelta del mio gruppo che è stata quella di uscire poi dalla maggioranza.
Non è una scelta dovuta all’ “incidente”, pur grave, accaduto durante l’ultimo consiglio, quello era lasciava solo trasparire una situazione oggettiva della fine di un percorso.
Non entro nel merito politico su cui ci sarebbe molto da dire, ma, come ho detto nel mio discorso, si trattava di un progetto comune e quando il progetto comune viene meno e addirittura si arriva a farsi i dispetti, io penso che non ci sia molto da aggiungere.
Specialmente se la maggioranza è civica, e quindi, non c’è l’ideologia a far da collante. C’è il rispetto umano, c’è solo quello, nel civismo insieme ai temi concreti. Se viene meno quello è inutile che ragioniamo sui grandi sistemi, no?»
Le faccio una domanda, con una risposta forse scontata visto quanto è accaduto oggi, ma voterebbe Calcinaro alle elezioni regionali ora come ora?
«No e lo sa benissimo, io da sempre ho le mie posizioni che sono di centrosinistra. Da questo punto di vista sa benissimo che, se lui si candida con… (col centrodestra n.d.r.).
Già alle Provinciali abbiamo fatto una scelta diversa con le provinciali abbiamo fatto una scelta diversa, come lui sa bene. Lo dico citando le parole di una canzone: “Salutiamoci così senza rancore” perché oggettivamente lui fa una scelta di posizionamento, come ho detto il dato è tratto, va bene, auguri, in bocca al lupo, io non sconfesso la mia storia, i miei valori».
Per il futuro, vorrebbe tornare in Comune, magari sotto altre vesti?
«Questo vediamo, sarà una decisione col mio gruppo, io mi muovo in sintonia con loro, per me è fondamentale questo; quindi, vedremo con i consiglieri, con le persone che fanno parte della lista con cui il rapporto è costante. Decideremo collegialmente cosa fare, coerenti col nostro percorso che è alla luce del sole, sia in termini di civismo, del lavoro fatto in questi nove anni, sia rispetto ai valori e agli ideali che abbiamo sempre portato avanti, non ci siamo mai nascosti. Comunque, con questa destra, non abbiamo nulla a che fare».
Questa mattina, la replica di Calcinaro alle dimissioni e al discorso di Trasatti. Interpellato, il consigliere de “La città che vogliamo”, ha preferito «non replicare al momento», sottolineando che «ci sarà modo di approfondire più avanti».
Colpo di scena in Consiglio comunale, il presidente Francesco Trasatti si dimette
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