Candidato alle prossime elezioni regionali con la lista Progetto Marche a sostegno di Matteo Ricci, Stefano Cencetti mette al centro della sua battaglia la disabilità ed i tagli inflitti a livello nazionale e regionale.
«Oggi più che mai voglio portare al centro del dibattito politico la drammatica situazione delle persone con disabilità nella nostra regione e nel nostro Paese – dichiara Stefano Cencetti – a livello statale, la Manovra 2024 del Governo Meloni ha ridotto il Fondo unico per disabilità da 336 mln € a soli 232 mln €. Quattro fondi strategici: inclusione lavorativa, supporto comunicativo, caregiver e persone sorde, sono stati soppressi, ignorando le esigenze reali delle famiglie. La cosiddetta legge delega è stata promessa per il 2025, ma nel frattempo i 350 mln € previsti per il 2023 sono stati di fatto congelati e destinati ad altri scopi. Il programma “Dopo di Noi”, fondamentale per l’autonomia delle persone con disabilità grave, è stato ridimensionato, con gravi conseguenze sulla progettualità e la dignità delle persone. Nel frattempo, la Regione Marche, guidata dal Presidente Acquaroli, ha subito e in parte condiviso un taglio del 50% delle risorse per il sociale, con impatti durissimi sui servizi dedicati alle fragilità, in particolare nella Provincia di Fermo».
«Persone con disabilità, famiglie, caregiver, chi ogni giorno affronta la complessità della vita con coraggio e speranza. L’assistenza domiciliare, i supporti igienico-sanitari, l’inclusione scolastica e sociale, le strutture educative: tutto è stato ridotto, sacrificando chi già vive in una condizione di svantaggio – aggiunge Cencetti – non è solo una battaglia politica: è una mia battaglia personale. Il tema della disabilità è da sempre, per me, un punto fermo. Non una bandiera da sventolare in campagna elettorale, ma un impegno costante, costruito nel tempo grazie al contatto diretto e quotidiano con associazioni, famiglie, enti e realtà territoriali che da anni si occupano con passione e competenza di disabilità in tutte le sue forme. Da sempre sostengo un principio che deve essere al cuore di ogni politica pubblica degna di questo nome: la disabilità non è una distanza da colmare, né un recinto da cui difendersi, ma una delle tante forme attraverso cui si esprime la dignità umana. Serve una rivoluzione culturale prima ancora che normativa: rendere la disabilità parte integrante e normale della vita civile, sociale e istituzionale, non un’eccezione da gestire, ma una condizione da accogliere pienamente, sia per chi la vive in prima persona sia per le famiglie che se ne prendono cura ogni giorno, con amore e fatica».
Cencetti indica quindi le sue proposte a sostegno di tutti coloro che ogni giorno combattono contro la disabilità
«Le mie proposte concrete per il bene comune, riguardano: il Ripristino immediato dei fondi statali: chiederò alla Regione di farsi sentire con forza perché il Governo Meloni ripristini subito i 350 mln € congelati e rilanci il Fondo unico con dotazioni reali e adeguate. Stanziamenti regionali adeguati: Progetto Marche proporrà in Assemblea regionale un piano pluriennale che reintegri e potenzi almeno il livello del 2022, con priorità per la vita indipendente, il “Dopo di Noi” regionale, il sostegno ai caregiver e l’accessibilità nei servizi. Supporto alle famiglie e caregiver: fondo regionale dedicato all’assistenza domiciliare, ai supporti igienico-sanitari, alla formazione degli insegnanti e interpreti LIS, garantito per chi vive nelle aree fragili come la nostra. Partecipazione attiva: istituiremo tavoli permanenti con associazioni e famiglie per ascoltare, condividere e costruire insieme le risposte ai bisogni reali. Trasparenza e monitoraggio: rendicontazione pubblica, strumenti digitali accessibili, criteri chiari e tempi certi nell’assegnazione delle risorse – conclude Cencetti – su questi temi non arrivo ora, ma ci sono da sempre. Perché le persone con disabilità non devono più essere relegate ai margini, ma poste al centro della vita civile e politica. Vi chiedo di votare per me, come vostro rappresentante della Provincia di Fermo al Consiglio Regionale delle Marche. Perché le parole diventino fatti, e la solidarietà diventi politica».
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